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  • Inter, Joao Mario non è Nainggolan

    Inter, Joao Mario non è Nainggolan

    • Alessandro Di Gioia
    Nella partita di ieri sera tra Inter e Roma, oltre a una preparazione della gara diametralmente opposta da parte dei due allenatori, con Pioli che ha rivoluzionato offensivamente il proprio schieramento mentre Spalletti inseriva sapientemente un difensore di contenimento al posto di un terzino di spinta, vincendo la contesa, è spiccata la differenza qualitativa tra alcuni interpreti.

    MISMATCH DI VALORE E DI PREZZO - Il mismatch di maggiore entità si è avuto indubbiamente sulla trequarti: da un parte il portoghese Joao Mario, arrivato all'Inter durante la scorsa sessione di mercato estiva dallo Sporting Lisbona, per 40 milioni di euro più 5 di bonus. Dall'altra il belga Radja Nainggolan, portato alla Roma dal Cagliari, prima in prestito per 3 milioni di euro con opzione di riscatto della metà del cartellino da parte della società giallorossa fissato a 6 milioni, poi, dopo una trattativa durata mesi, riscattato completamente con il pagamento dell'altra metà del cartellino per 9 milioni di euro, per un totale di 15 milioni. 

    'LA DIFFERENZA TRA ME E TE' - Nonostante la differenza di età di cinque anni (Joao Mario è del '93, Nainggolan dell'88), su chi abbia fatto il migliore affare al momento ci sono pochi dubbi: da una parte, quella di Spalletti, un giocatore con l'anima infuocata per la battaglia, un tuttocampista capace di recuperare palloni, ripartire e spaccare la porta avversaria con missili terra-aria dalla distanza. Dall'altra un giocatore sicuramente diligente e bravo negli inserimenti, ma mai completamente a suo agio sulla trequarti, nonostante disputi quasi sempre buone prestazioni.

    RUOLO ANCORA INCERTO - Quando il livello si alza, le pecche di un giocatore non completamente a suo agio nel ruolo in cui viene schierato si vedono tutte: ieri tante imprecisioni, poca capacità di creare la superiorità numerica e un duello clamorosamente perso con il dirimpettaio Ninja. Il problema che affligge il portoghese è che, nonostante la grande capacità di organizzatore e l'immensa tranquillità quando scende in campo, non si è ancora capito bene quale sia il suo reale ruolo: non un mediano, non una mezzala, non un trequartista, almeno con determinati compagni al fianco. Come Balto, quel famoso Siberian Husky mezzo cane e mezzo lupo vincitore di tutte le più grandi corse di cani da slitta, che "sapeva solo quello che non era"Nainggolan, almeno al momento, è di un'altra pasta.

    @AleDigio89

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