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  • Inter, Marotta blinda Inzaghi: 'Mai pensato di sostituirlo. Sarà il nostro allenatore al 100%. E sul -10 della Juve...'

    Inter, Marotta blinda Inzaghi: 'Mai pensato di sostituirlo. Sarà il nostro allenatore al 100%. E sul -10 della Juve...'

    Simone Inzaghi sarà l’allenatore dell'Inter anche nella prossima stagione. La conferma arriva direttamente per bocca di Giuseppe Marotta, amministratore delegato nerazzurro raggiunto dai microfoni di Rai Italia durante Casa Italia: "Quest’anno non abbiamo mai pensato, nemmeno per un secondo, di sostituire Inzaghi - ammette il dirigente varesino -. È riuscito a rafforzare la sua posizione grazie anche alle prestazioni della squadra che sono frutto della sua guida tecnica. La sua conferma, espressa in percentuale, è pari al 100%. È e sarà il nostro allenatore anche il prossimo anno".

    Successivamente Marotta si è intrattenuto davanti ai microfoni al termine di un evento tra mercato e non solo: "Intoccabili sul mercato? Non esistono. Su Lukaku vedremo più avanti. Sul -10 alla Juve preferisco non parlare, è una vicenda complessa, bisogna conoscere gli aspetti giuridici. Non voglio assolutamente esprimere valutazioni".

    A Sky Sport sul -10 della Juve: "Non voglio entrare nel merito, mi sembra un atto di correttezza perché non conosco gli aspetti e i contenuti giuridici, quindi è giusto non pronunciarci. Sicuramente tutte le componenti penso che siano d'accordo a una riforma della giustizia sportiva. Poi ci riportiamo a parlare di calcio giocato che è quello che ci confà di più".

    Due finali per voi.
    "I giocatori e l'allenatori sono i grandi protagonisti, il fatto dei essere qua a Roma è molto importante, è un trofeo che conta tanto, così come lo sarà essere a Istanbul. È motivo di grande soddisfazione e altrettanto merito della società e del tecnico come detto".

    Come mai si fatica a fare bene in campionato e in Europa?
    "Credo sia legato a una situazione psicofisica, è difficile restare concentrati per i giocatori che vivono tanti impegni ravvicinati. Poi c'è il problema del Mondiale, lo stress agonistico non è quello di una volta, alcuni giocatori forse sono stati un po' distratti da questo. C'è una situazione anomala, noi abbiamo disputato 57 partite ed è incredibile".

    Inzaghi confermato?
    "Ha superato indenne un momento di difficoltà quando i risultati non venivano, ma fa parte del ruolo dell'allenatore. È un ruolo esposto a critiche, lui lo sapeva a ed è riuscito a risalire la china. Oggi con grande orgoglio è qui a guidare la squadra verso due o tre appuntamenti importanti, perché c'è anche il campionato da portare a termine".

    Come si marca Haaland?
    "È un giocatore molto forte, ma lo sono anche i nostri difensori e sono fiducioso".

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