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  • Inter, Marotta si scaglia contro le nazionali: 'Impegni da ridurre. Rispettino i club'

    Inter, Marotta si scaglia contro le nazionali: 'Impegni da ridurre. Rispettino i club'

    Intervenuto ai microfoni di Sky, l’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, ha presentato la sfida contro il Parma e lanciato una bordata alle nazionali. 

    Qual è la difficoltà di preparare questa sfida in vista di Madrid?
    “L’anno scorso si è conclusa una stagione anomala e se ne è riaperta un’altra ancora più anomala.Gli allenatori non possono mai fare la formazione prima perché devono aspettare l’esito dei tamponi. Dobbiamo almeno ridurre le partite delle nazionali perché altrimenti si fa fatica a gestire squadre come la nostra”.

    C'è speranza di recuperare Lukaku in vista di Madrid?
    “Dobbiamo essere realisti e affidarci allo staff medico. C’è la voglia di recuperarlo il più in fretta possibile ma bisogna andare con i piedi di piombo perché la stagione è lunga. La situazione è delicata”.

    A gennaio può arrivare una punta?
    “Siamo contenti di questa rosa, Ausilio ha svolto un lavoro egregio e l’allenatore sta dando il meglio. Tutti noi stiamo cercando di valorizzare le risorse. Sappiamo della difficile situazione di gestione per il Covid. Poi non si può prevedere cosa accadrà a gennaio. Le nostre sono risorse anche figlie della questione Covid”.

    Vi opporrete alle convocazioni?
    “È una situazione che affronteremo con molta rigidità, dobbiamo già rispondere ai tanti impegni ed è giusto che le federazioni rispondano a noi. Bisogna adoperare grande cautela affinché i calciatori rispondano alle nazionali. Questo è un malumore che serpeggia in tutti i dirigenti dei club più grandi. È una stagione difficile che bisogna portare a termini contro un grande avversario come il Covid. Sta nell’intelligenza di tutti adottare buon senso”.

    State già pensando a cosa fare in vista della Nations League?
    “Non voglio boicottare le convocazioni, ma per rispondere alle convocazioni devono essere nelle condizioni psicofisiche per farlo. Se sono affaticati vanno lasciati a casa. Chiedo maggiore rispetto verso i club”.

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