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  • Inter, ottava vittoria di fila e 40 gol fatti: con questi numeri sarà scudetto. L'unica delusione è ancora Vidal

    Inter, ottava vittoria di fila e 40 gol fatti: con questi numeri sarà scudetto. L'unica delusione è ancora Vidal

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Non è stata una passeggiata, anche se alla fine il punteggio (6-2) indica qualcosa di molto simile. L’Inter stronca il Crotone seppellendolo di gol (tre di Lautaro, uno a testa di Lukaku, Sanchez e Hakimi), va (momentaneamente?) in testa alla classifica e aspetta la sfida delle 18 tra Benevento e Milan tifando per le Streghe o, in subordine, per il pareggio.

    In uno di questi due casi Conte e la sua banda sarebbero primi almeno fino a mercoledì quando saranno impegnati a Genova con la Sampdoria (partita non impossibile), mentre i rossoneri ospitano una Juve staccata e malandata, ma sempre venefica. Viene insomma da scrivere che siamo vicini ad una staffetta, tutta milanese, in vista del platonico, eppure significativo titolo di campione d’inverno.

    Nel frattempo l’Inter ha vinto l’ottava partita consecutiva (non accadeva dal dicembre 2008) e ha raggiunto quota quaranta nei gol segnati dopo 15 giornate (non accadeva dal 1950/51). Partita bellissima, ma Inter che, come al solito, ha sbagliato quasi completamente il primo tempo (2-2). Prima è andata sotto (Zanellato al 12’), poi ha rovesciato il risultato (Lautaro Martinez al 19’ e al 30’), infine si è fatta raggiungere da un rigore (pestone di Vidal a Reca rilevato dal Var) trasformato da Golemic (35’).

    Ha deluso, ancora una volta, Arturo Vidal che Conte ha giustamente sostituito all’intervallo con un ben più tonico Sensi. Il cileno non solo ha lasciato saltare Zanellato da solo in occasione del vantaggio crotonese (cross di Messias), ma - come detto - ha anche causato il rigore del pareggio. Titolare a distanza di un mese, Vidal resta un enigma al pari di Kolarov, due dei tre acquisti fortemente voluti, la scorsa estate, da Antonio Conte. Il terzo è Hakimi che, al contrario degli altri, sta rispondendo - dopo una breve e naturale flessione - alla grande. Non a caso, quando ormai la partita stava finendo, Hakimi ha segnato il sesto gol su assist del neo entrato Darmian.

    E’ stata la grande giornata di Lautaro Martinez (salito a nove reti nella classifica marcatori) e di Lukaku che non solo ha raggiunto Ronaldo a quota dodici), ma ha anche realizzato l’assist del primo gol e propiziato il terzo di Lautaro. Conte ha schierato il 3-5-2 dei titolari. Cioé sempre con Skriniar, de Vrij e Bastoni in difesa; Hakimi e Young sugli esterni; Barella, Brozovic e Vidal in mezzo; Lukaku e Martinez davanti. Stroppa ha risposto con lo stesso sistema di gioco dove Zanellato ha fatto il centrale di centrocampo al posto dell’infortunato Cigarini, Pereira e Reca erano gli esterni, Messias e Riviere le punte.

    Per i primi venti minuti, pur con limiti tecnici evidenti, il Crotone ha fatto girar palla meglio dell’Inter, lenta, sotto ritmo e priva di ogni smarcamento. La prima volta in cui l’ha fatto, Lukaku ha messo Lautaro davanti a Cordaz che nulla ha potuto.

    Raggiunto il pari, l’Inter ci ha messo solo 11 minuti per passare in vantaggio (assist di Barella per Martinez, ma tutto nasce da una palla persa in uscita da Marrone) e a quel punto la partita sembrava ben indirizzata. A scardinarla dai binari di un’ovvia superiorità nerazzurra ci ha pensato Vidal, intervenendo in ritardo su Reca. Rigore non visto da Aureliano, ma dal Var con conseguente trasformazione di Golemic.

    Nel secondo tempo, con Sensi per Vidal, l’Inter è sembrata tutta un’altra squadra, reattiva e risolutiva. E’ tornata in vantaggio ancora con Lautaro (assist di Brozovic), ha allungato con Lukaku (lancio lungo di Bastoni, duello vinto di forza dal belga su Luperto e sinistro all’angolo) e dilagato con Sanchez, entrato per Lukaku, e Hakimi. L’uscita di Lukaku è stata determinata da un infortunio, non si sa quanto leggero, alla coscia destra. L’attaccante ha sentito tirare e si è fermato prudenzialmente. Probabile che salti la Sampdoria per preservarsi con la Roma. Arrivato in cima, Conte dovrà dosare forze e recuperi con sapienza. Il campionato è in una fase decisiva e l’Inter non vuole sbagliare nulla. Vincere sempre non si può, ma farlo il più a lungo possibile è il proponimento più giusto che ci sia.

    :(actionzone)


    IL TABELLINO 

    Inter-Crotone 6-2

    Assist: 12’ Messias, 20’ Lukaku, 12’ s.t. Brozovic, 19’ s.t. Bastoni, 42’ s.t. Darmian.

    Marcatori: 12’ Zanellato, 20’ Lautaro, 31’ Marrone aut ,  36’ Golemic (rig), 12’ s.t. Lautaro, 19’ s.t. Lukaku, 34’ s.t. Lautaro, 42’ s.t. Hakimi

    Inter: Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni (dal 36’ s.t. Kolarov); Hakimi, Vidal, Brozovic, Barella (dal 25’ s.t. Gagliardini), Young (dal 30’ s.t. Darmian); Lukaku (dal 30’ s.t. Perisic), Lautaro.

    Crotone: Cordaz; Golemic (dal 40’ s.t. Djidji), Marrone, Luperto; Pereira, Molina (dal 40’ s.t. Vulic), Zanellato, Eduardo Henrique, Reca; Messias (dal 40’ s.t. Rojas), Riviere (dal 16’ s.t. Simy).

    Ammoniti: Reca (C), Golemic (C), Luperto (C)


    Espulsi:

    Arbitro: Raffaele Aureliano (della Sezione di Bologna)

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