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  • Inter, Paolillo:| 'Non tornano i conti sui rigori'

    Inter, Paolillo:| 'Non tornano i conti sui rigori'

    All'indomani di Inter-Genoa, gara al cardiopalma terminata con la vittoria dei nerazzurri per 5-4 ma in cui all'Inter sono stati fischiati tre rigori contro di cui due con eccessiva leggerezza, l'amministratore delegato dell'Inter, Ernesto Paolillo è intervenuto a 'Radio anch'io sport' su RadioUno.
     
    "Ci siamo divertiti tutti anche se a dire il vero con un certo patema d'animo, visto che ci sono stati degli episodi discutibili: mi piacerebbe che a fine campionato venisse fatta un'analisi di questi nove rigori che ci hanno fischiato contro da inizio stagione a oggi, di cui alcuni sono stati dati con troppa leggerezza. Anche noi abbiamo qualcosa da lamentare, non solo gli altri. Quello che io lamento, tra virgolette, visto che lo faccio con estrema tranquillità e serenità, è la mancanza di un metro uniforme: i rigori ci vengono dati contro con facilità e però negati con leggerezza. La svolta negativa nostra, per esempio, c'è stata nella gara contro il Napoli quando ci è stato negato un rigore che era molto più netto di quello dato".

     
    Nonostante questa leggerezza manifestatasi ieri e che ha rischiato di penalizzare fortemente l'Inter, la squadra di Andrea Stramaccioni ha raggiunto ugualmente la vittoria e del nuovo tecnico parla Paolillo: "Stramaccioni ha del grande talento, il settore giovanile produce talenti anche quanto ad allenatori. Il nuovo tecnico è molto bravo, adesso ha solo bisogno di essere lasciato tranquillo e di esprimere il suo talento senza eccessive pressioni. Ha caratteristiche di gioco molto offensive, è sempre stato così in tutte le squadre, non solo ora. Ha l'idea di imporre il proprio gioco e questo è un solo bene. Ha dimostrato quello che ci aspettavamo da lui visti i mesi passati in cui ha diretto in maniera incredibile la Primavera, sa trovare i punti di forza dei giocatori, metterli in risalto, è determinato, è come se avesse più anni di quelli all'anagrafe, con una mentalità nuova e fresca, studia continuamente, ci auguriamo che questa possa essere la svolta".
     
    Ma quindi, quale futuro attende Stramaccioni? Potrebbe essere il tecnico dell'Inter anche nella prossima stagione nel caso in cui facesse bene? "L'idea è questa, la volontà è questa, lasciamo che l'allenatore da qui alla fine esprima il suo valore. Il presidente l'ha detto, se dovesse fare bene risolverebbe dei problemi... certo lui se lo merita, è bravo".
     
    Il pensiero corre poi alla classifica: l'Inter può credere al rientro nella corsa al terzo posto? "Se guardiamo il numero dei punti disponibili dobbiamo dire che l'aritmetica ci dà ancora ragione, noi però ragioniamo gara dopo gara perché ci sono tante squadre davanti".
     
    L'amministratore delegato si sofferma poi a commentare la prestazione di due giocatori in particolare, Diego Milito, autore ieri di una tripletta, e Fredy Guarin, al suo esordio: "Sono contento per Milito, se lo merita proprio, ci ha sempre messo passione e dedizione, mi è piaciuto molto, anche per l'affetto dimostrato alla sua ex squadra nel non esultare nonostante l'impegno messo per andare a rete. Quanto a Guarin, è il giocatore che ci aspettavamo: sapevamo che era infortunato, ma era l'occasione per prenderlo a prezzo più basso e subito. Si è espresso bene ieri, nonostante non avesse i 90 minuti nelle gambe".
     
    Ma in prospettiva futura, l'Inter sta lavorando per tornare a essere il più presto possibile competitiva? "La squadra sarà assolutamente competitiva - risponde l'ad -, il presidente continua a voler fortemente un'Inter vincente. Noi quest'anno abbiamo un po' scontato l'invecchiamento della squadra da una parte e i cambi di tecnico dall'altra, anche se ci tengo a sottolineare che Ranieri ha lavorato comunque bene e lo ringraziamo per le vittorie ottenute appena arrivato, per i punti che ci ha fatto recuperare. Quanto agli acquisti per il futuro, non dimentichiamoci del Fair Play Finanziario, nel rispetto del quale noi vogliamo comunque essere competitivi".
     
    A Paolillo viene chiesto poi di esprimere un parere sulla corsa scudetto tra Milan e Juventus: "È molto incerta, abbiamo capito che sarà tirata fino alla fine, sono le due squadre più costanti quest'anno, difficile fare delle previsioni. Il Milan ha però anche l'impegno di Champions che pesa... Non so, quello di cui sono sicuro è che nel calcio solitamente vince sempre chi ha più fame e mi sembra che la squadra di Conte abbia tanta fame, ieri sera l'ha dimostrato".
     
    Altri due argomenti vengono poi toccati nel corso della trasmissione 'Radio anch'io lo sport', a proposito dei quali viene chiesto un parere a Paolillo: le condizioni del terreno di gioco del 'Meazza' e il nuovo blitz notturno nell'ambito del calcioscommesse: "Se il sintetico può essere una soluzione? La prima riunione in proposito, e il Milan certo non lo smentirà, è stata fatta nel mio ufficio un mese e mezzo fa per discutere proprio del terreno e l'ipotesi tecnicamente più valida emersa è stata quella di una generazione di sintetico con innesto di erba naturale, un sintetico misto. Per quanto riguarda invece il calcioscommesse, mi aspetto che finalmente la Lega parli di queste cose gravi e importanti, esprimo il mio rammarico per il fatto che in Lega non si sia mai parlato di calcioscommese, con qualcuno che pensa di togliere la responsabilità oggettiva forse perché ha paura che la sua squadra sia coinvolta, non mi piace vedere tutto questo, il calcio non cambierà finché non cambierà la Lega".


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