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  • Inter:| Quando il campo spazza via le chiacchiere

    Inter:| Quando il campo spazza via le chiacchiere

    L'importante pareva riuscire a tener botta al Milan che ha già vinto questo scudetto e magari pure la Champions League ancora prima di cominciare e invece ecco le sorprese, inattese solo per i saputelli del pallone: l’imbattibile Milan supergalattico alla prima trasferta si è beccato due piadine dal neopromosso Cesena, proprio nel giorno dell’esordio di Ibrahimovic e di Robinho, i due peggiori in campo, con lo svedese che ha sbagliato pure un rigore, mentre l’Inter, giudicata imbolsita e bollita, ha vinto e si ritrova ancora lassù, in vetta alla classifica, come un anno fa.

    Sarà strano per chi a colpi di chiacchiere aveva già vinto tutto, ma io non sono per nulla sorpreso. Sia ben chiaro, in casa Inter è sempre tempo di lavori in corso, ma dopo il gas nocivo dei pessimisti di professione per il momento mi faccio due risate leggendo la classifica. Oibò, c’è addirittura un sorpassino! I suoi problemi l’Inter non li risolverà tanto presto: guida tecnica nuova, elementi in panchina ancora da verificare, senso di appagamento più o meno inconsapevole da Triplete, condizione fisica generale ancora approssimativa e addirittura precaria in elementi del calibro di Milito. Eppure a San Siro con l’Udinese l’Inter non ha convinto ma ha vinto 2-1 come un anno fa, allora col primo gol nerazzurro di Sneijder a tempo scaduto, stavolta con Eto’o, lesto a raccogliere e spingere il rete il rigore paratogli da Handanovic, concesso dall’arbitro Brighi per un evidente fallo di mano di Angella a metà ripresa.
    Nel primo tempo era cominciata bene, malgrado le assenze di Maicon e Stankovic, con il sinistro vincente di Lucio dopo poco più di cinque minuti. Col passare dei minuti l’Inter però si è affievolita subendo alla mezz’ora il pareggio Floro Flores. Poi nella ripresa riecco Eto’o, protagonista anche di una conclusione che nel finale avrebbe meritato maggior fortuna del palo. Lui e Sneijder sono forse quelli più vicini alla forma, gli altri arriveranno, speriamo presto. Menzione particolare per Javier Zanetti, con fascia da capitano in memoria di Giacinto Facchetti, che anche stasera ha cambiato tre posizioni. Come non mi filo mai i pessimisti, così non faccio alcun proclama adesso: anche un’oca saprebbe che quando si è vinto così tanto, rivincere è ancora più difficile ma, per il momento, mi godo le espressioni ebeti di certi gufi, critici e chiacchieroni. In fondo, per chi ci crede si sa già come andrà a finire: “Vinciamo tutto noi” – ha sentenziato nientepopodimeno che Zlatan Ibrahimovic, uno che con l’Inter ha vinto addirittura tre scudetti di fila. Volete che non sappia ripetersi al di là del Naviglio?
     


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