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  • Spalletti: 'Napoli, non firmo per il pari'

    Spalletti: 'Napoli, non firmo per il pari'

    Alla vigilia della sfida contro il Napoli, Luciano Spalletti presenta il match nella consueta conferenza stampa da Appiano Gentile. 

    AI TIFOSI SU FACEBOOK - “Per uno come me, che non è stato un grandissimo calciatore, vedere quei campioni crea imbarazzo e soggezione. É stata una bellissima sensazione perché nel loro essere campioni ci mettono apertura e cordialità. Il fattore San Siro? Può creare difficoltà agli avversari ma anche a chi ce l'ha a favore. Però sentirli urlare quando si crea qualcosa di buono può aiutare. In fase di non possesso il nostro 4-2-3-1 si incastra bene ma poi ci sono i tempi, che loro hanno, nel sapersi buttare dietro la linea difensiva. Il fatto di non aver mai perso contro le grandi ci può dare consapevolezza”.

    Difficile ripartire dopo quello che è successo?
    “Sono cose che ti rimangono addosso perché noi siamo molto più legati di quanto si possa vedere da fuori. Astori era un capitano del calcio e ci lascia in eredità un esempio importante di come la lealtà renda sottilissimo il confine tra avversario e compagno di squadra”. 

    Cosa dovrà fare l'Inter per bloccare il Napoli? Saranno arrabbiati dopo il passo falso contro la Roma.
    "Se loro sono arrabbiati per il paso falso, noi dovremmo esserlo di più visto il periodo. La squadra di Sarri dovrà dare spunti a chi dovrà ripartire con un progetto da portare avanti".

    Ronaldo e Moratti hanno richiamato alla presa di coscienza
    “Io escluderei questo discorso perché qui tutti sappiamo dove ci troviamo. Non c'è più spazio per quelle che sono le banali reazioni individuali e i giocatori hanno percepito la dimensione e l'importanza di questo club anche in seguito alla festa di ieri. Vogliamo essere in linea con quelli che hanno dato luce a questo club”. 

    Vecino e Borja Valero sono emotivamente coinvolti, possono giocare'
    “Ce ne sono tanti altri che avevano un legame particolare, ma se si dice di giocare lo si fa anche pensando di riportare in campo il messaggio di Astori“.

    Domani sarà una partita decisiva?
    “Questo lo si è già detto nelle partite precedenti anche perché la classifica si è accorciata. Per noi questo deve essere il giusto modo di ragionare: è una partita fondamentale per il nostro successo finale, ha un valore ancora più importante. Dobbiamo vincere anche se non si riesce a tenere per 90' il pallino del gioco”.

    Si aspetta qualche gol in più dal centrocampo?
    “Mi aspetto di più da parte di tutti perché non c'è divieto di fare gol. È una libertà che si concede a tutti e che tutti si possono prendere”.

    Borja Valero e Rafinha possono giocare dal primo minuto?
    “Il primo ha avuto dei problemi nell'ultimo periodo e c'è da valutare. Mentre Rafinha cresce sempre di più e siamo contenti per le giocate di qualità e tecnica che ci fa vedere. Lui stesso vede che riesce a proporre il suo calcio per un periodo sempre superiore e questo ci fa ben sperare”. 

    Hai candidato Sarri alla panchina dell'Italia?
    “No, lo candido ad essere un allenatore che ha fatto vedere un calcio fatto di ricerca e pressing continuo. È quello che ha ricevuto più complimenti anche da tutti gli allenatori europei, il Napoli ha sempre ricevuto consensi da chiunque lo abbia analizzato e questo fa chiarezza sulle intenzioni del discorso fatto prima”. 

    Chi toglierebbe al Napoli lì davanti?
    “Hanno qualità di velocità, di palleggio e di tecnica. Sono tre giocatori che sentono la porta e sanno scegliere la giocata, ma anche noi siamo messi bene a livello offensivo. Non me la sento di pensare che quelli del Napoli siano meglio dei miei”.

    L'Inter cosa ci mette in più negli scontri diretti?
    "Le nostre intenzioni sono sempre state le tese, ma forse sentendosi sotto schiaffo prendono più consapevolezza. Non dovrebbe succedere ma è una cosa involontaria”

    Il derby non giocato ha avvantaggiato o svantaggiato?
    “Non cambia assolutamente niente”

    Le qualità fatte vedere a Napoli all'andata sembrano essere andate scemando, è d'accordo?
    “Abbiamo combattuto fin dal primo momento l'io. Non ci sono strategia individuali ma strategie comuni e secondo me all'andata abbiamo palleggiato molto bene anche a partire dal basso. Invece ci era mancato l'ultimo passaggio. In questo periodo in cui non abbiamo fatto risultati non si è salvato nessuno, nessuno è esente”.

    Candreva era stato tra i migliori in campo all'andata mentre adesso arriva da un momento non troppo brillante, cosa si aspetta domani da lui?
    "Fa tutto parte del tot di metri percorsi, palle recuperate e giocate fatte. Candreva aveva zero gol anche quando la classifica era diversa, ma se al suo posto segna un altro va bene ugualmente”.

    Dopo la partita d'andata era amareggiato per non aver provato a vincerla. Erano momenti diversi, adesso firmerebbe per quel pareggio?
    "Io non firmerei per niente perché avere il timore di perderla non è mai una buona strategia. Sono momenti diversi, ma noi dobbiamo provare a vincerla. All'andata siamo tornati a giocarla indietro anche quando avremmo potuto buttarci dentro”.

    Parlava di accorgimenti diversi, a cosa si riferiva?
    “Mi si chiedeva come mi sarei difeso domani. Dobbiamo essere bravissimi a scegliere i momenti sulle scappate”.

    Quale errore l'Inter non deve commettere?
    “Se non ce la fai a capire quello che vuoi fare, cerca almeno di capire quello che non vuoi fare. Non dobbiamo allungarci perché altrimenti loro sono bravissimi a giocare negli spazi con il palleggio. Sono giocolieri. Giocano insieme da diversi anni, fanno un calcio piacevole e di sostanza, contendono anche quest'anno il risultato alla Juventus nonostante siano una squadra fortissima”.
     

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