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  • Inter, Spalletti: 'Conte? I giornalisti hanno i loro buoni motivi per parlarne'

    Inter, Spalletti: 'Conte? I giornalisti hanno i loro buoni motivi per parlarne'

    Alla vigilia della sfida contro il Chievo, il tecnico dell'Inter, Luciano Spalletti, ha parlato nella consueta conferenza stampa da Appiano Gentile, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti. 

    A INTER TV - “Dobbiamo pensare di avere la possibilità di riportare l'Inter in Champions e dobbiamo essere determinati nel voler raggiungere l'obiettivo. Noi dobbiamo vincere le partite cercando di essere migliori dei nostri avversari, non facendoli diventare peggiori. Tutti mettono nella partita le proprie qualità e poi si capisce cosa viene fuori. Come sostituire Brozovic? È già capitato che sia mancato ed è già capitato di vincere senza di lui. Borja Valero sa interpretare quel ruolo e anche Gagliardini avrebbe meritato qualche riconferma dopo le buone prestazioni. Abbiamo anche Vecino e Joao Mario, che per qualità tecnica potrebbe fare bene in regia”. 

    Con i risultati delle altre squadre, sente che aumenta la pressione su di voi?
    “Diventa difficile far aumentare la pressione a chi vive nell'Inter, in una squadra di un livello come questo. Qui la pressione è sempre al massimo, non c'è mai un risultato che ti rende tranquillo ma sempre un obiettivo migliore da raggiungere. È normale che i nostri avversari abbiano vinto la partita, come deve essere normale per noi vincere tutte quelle che abbiamo davanti. Nel calcio non è mai facile raggiungere un risultato, soprattutto se sei predisposto male”. 

    Come isola la squadra da tutte le voci che arrivano su futuro e mercato?
    “Se giornali così importanti scrivono da mesi che il prossimo anno non sarò su questa panchina è sicuramente perché avranno i loro buoni motivi. Ma questo non ci sposta di un millimetro dal voler raggiungere il nostro obiettivo. Anzi, se volete posso farvi guardare gli allenamenti. Per noi c'è solo una strada, che è quella di vincere le partite e riportare l'Inter in Champions. Nella testa dei calciatori non c'è Spalletti o altri allenatori, ma c'è solo l'Inter, così come nella mia testa”. 

    Qual è il maggiore rischio per domani?
    “Quello di non riuscire a mettere in campo tutte le nostre qualità. Molto dipende dal lavoro settimanale". 

    Qualcosa la stimola oltre alla qualificazione?
    “Ciò che mi stimola è la partita di domani sera. Siamo perfettamente dentro quella che deve essere la correttezza di pensiero che riguarda la sfida di domani sera. Ciò che diventa fondamentale è riportare l'Inter in Champions”. 

    Alla fine del girone di andata era soddisfatto dei punti fatti, al girone di ritorno c'è stato un calo. Come se lo spiega?
    “Ho visto che molte squadre più piccole hanno creato problemi a chi è deputato a raggiungere posizioni alte. Le piccole hanno meritatamente rubato punti e così c'è maggiore equilibrio. Diventa fondamentale raggiungere il quarto posto, con quale punteggio non lo so, ma quello cambia poco”. 

    Se l'Inter dovesse finire terza, vivrebbe la mancata riconferma come un tradimento?
    “Non mi interessa, non interessa quello che riguarda me e il mio futuro o l'Inter che verrà. È l'Inter di adesso che interessa a tutti e domani ci sono 60 mila persone per questo motivo qui. Non per riscaldare i sediolini in vista della prossima stagione, ma per dare un supporto in questa partita qui. Ci interessa l'allenamento di oggi e la partita di domani, è questo che diventa fondamentale e che ci permetterà di vivere un'altra stagione in Champions League". 

    Come mai Gagliardini non ha trovato continuità?
    “Lui è un calciatore di ottimo livello come altri suoi compagni di squadra. Il motivo è solo legato a quello, nell'equilibrio generale, ma domani potrebbe giocare al posto di Brozovic”. 

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