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  • Spalletti: 'Difficile avere Nainggolan nel derby. Icardi? Chiedete a Marotta'

    Spalletti: 'Difficile avere Nainggolan nel derby. Icardi? Chiedete a Marotta'

    • Pasquale Guarro, inviato ad Appiano

    Da Appiano Gentile il tecnico dell’Inter, Luciano Spalletti, presenta la partita contro la Spal e risponde alle domande dei giornalisti presenti.

    AI TIFOSI SU FACEBOOK - “Ormai siamo abituati alla presenza dei nostri tifosi, quando c’è stato bisogno di sostegno ci sono sempre stati. Perisic? Le ultime notizie è che sarà a disposizione per la prossima, come Keita, che avremo la possibilità di convocare. La Hall of Fame? Si può votare sul nostro sito, la mia preferenza va a Facchetti”. 

    Nella gestione delle risorse dovrà pensare anche alla prossima sfida?

    “Quando le partite sono così ravvicinate, è la prestazione che hai giocato che va a mettere a posto la condizione fisica. I calciatori si portano dietro l'entusiasmo della buona prestazione per essere pronti prima, anche se i giorni per il recupero potrebbero essere pochi e sostituirò dei titolari con altri titolari”.

    Quanto è importante l'effetto pubblico, mai come in questo momento?
    "Anche domani lo stadio sarà pieno di 65.000 numeri uno, i nostri sportivi sono tutti calciatori top. Come successo l'anno scorso fino all'ultima partita sono stati convinti che potessimo raggiungere un risultato importante e anche domani fanno vedere che ci credono. Sarebbe bello festeggiare questo compleanno dei 11 anni con tanti numeri 1 come nella scritta "Interisti" del video che è stato fatto dalla società. Sarebbe l'epilogo più bello".

    Sulla questione Icardi è cambiato qualcosa o sarà necessario un faccia a faccia tra voi?
    “Non sono stato aggiornato in merito a ciò che è accaduto ieri, ma chi meglio di Marotta può portare avanti questa situazione? Lui tutelerà tutte le componenti e tutte le parti, per quella che è la sua esperienza. Per quanto riguarda me, devo creare tutte le attenzioni possibili sulle partite che ci sono perché il tempo scorre”. 

    Vi aspettano tre partite che potrebbero segnare una svolta, cosa si aspetta?
    “Mi aspetto che la squadra si faccia trovare pronta in qualsiasi situazione. Abbiamo un numero di calciatori che ci permette di poter mettere sempre in campo l'Inter”.

    Icardi può essere a disposizione da subito?
    “Se hai sempre giocato e stai dieci giorni fermo, può anche servire a rigenerare”.

    Anche le diffide influiranno sulle scelte dei titolari?
    “Quando si vanno a giocare partite così ravvicinate è il primo risultato quello che conta, cioè la partita di domani. Poi si fanno anche delle valutazioni”.

    Ciò che è accaduto in queste settimane ha interrotto il vostro processo di crescita?
    “Tutte le situazioni che ti passano davanti sono opportunità per mostrare che so è all'altezza di ciò che capita”.

    Cosa risponde a chi la accusa di trattare Icardi come aveva trattato Totti?
    “Io non tratto, vado ad esibire una professionalità. Opero per il ruolo che ho e per le possibilità che ho, cercando di fare sempre il meglio dell'Inter”. 

    Come procede il recupero di Nainggolan?
    “Lui ci ha abituato a recuperi eccezionali ma credo sia difficile vederlo a disposizione per il derby”. 

    Crede che questo sia il peggior momento da quando è qui?
    “Dal punto di vita delle risorse sono a posto. In alcuni momenti avremmo potuto far meglio e in altre abbiamo fatto molto bene. Ma nell'ultima partita la squadra mi ha fatto vedere cose importanti, le stesse che mi aspetto domani”.

    Alla vigilia della sfida di Europa League si diceva dispiaciuto per non avere a disposizione i fuori lista, adesso è arrivato il loro momento?
    “Loro si sono sempre impegnati al massimo come gli altri del gruppo. Qualche volta non li ho potuti scegliere, stavolta fanno parte del ragionamento fatto prima. Loro non è che debbono fare qualcosa in più, mi aspetto normalmente che facciano il loro meglio perché noi puntiamo su tutta la rosa e loro sono fondamentali come quelli che hanno giocato al loro posto. Non è che uno deve per forza giocare al posto dell'altro per essere migliore, deve dare il massimo per giocarci a fianco".


     


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