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  • Intermania: la maggioranza è con Marotta contro Agnelli, zitto

    Intermania: la maggioranza è con Marotta contro Agnelli, zitto

    • Cristian Giudici
    Il calcio ai tempi del Coronavirus. Sul rinvio di Juve-Inter si è già detto e scritto di tutto e di più. Per l'osservatore esterno balza subito all'occhio un'evidente contrapposizione negli ultimi giorni tra il silenzio dei dirigenti bianconeri e l'esposizione mediatica di Marotta, onnipresente su tutti i giornali e i canali televisivi. Com'è normale che sia quando una decisione presa da altri (la Lega Serie A) coincide con gli interessi di una parte (Agnelli) e va contro quelli di altri: l'Inter e non solo. 

    Chiariamo: la Lega ha deciso pensando ai propri interessi (evitando di mandare in mondovisione il triste spettacolo di un derby d'Italia a porte chiuse) e non a quelli di ognuno dei due club coinvolti. Giustamente, sbagliando però tempi e modi. Non lo sostiene solo l'Inter, ma la maggioranza delle società di Serie A. Basta rileggere le parole pronunciate dai protagonisti. 

    Atalanta, il dg Marino: "La Lega ha messo da parte i tifosi". 
    Bologna, l'ad Fenucci: "La Lega ha creato un precedente, la nostra partita di domenica con la Juve non si può giocare a porte chiuse". 
    Brescia, il presidente Cellino: "Sono disgustato, il campionato è stato falsato". 
    Cagliari, l'allenatore Maran: "Le gare sono state rinviate tardi e questo può influire sul campionato". 
    Fiorentina, il dg Barone: "Le regole devono essere uguali per tutti, o giochiamo tutti o non gioca nessuno. La situazione è inaccettabile". 
    Genoa, il ds Marroccu: "Chiediamo uniformità, se la situazione non si risolve sarebbe meglio fermare tutto il campionato". 
    Lecce, l'allenatore Liverani: "Decisione senza senso e senza logica, che tutela solo poche squadre. Ritorna alla luce il lato oscuro del calcio che abbiamo provato a ripulire". 
    Milan, l'allenatore Pioli: "Sono contento che non si giochi a porte chiuse, ma si poteva decidere prima". 
    Napoli, l'allenatore Gattuso: "Non ha senso giocare una gara oggi e una il 13 maggio, sono partite totalmente diverse. Il campionato è falsato". 
    Roma, l'allenatore Fonseca: "Non avrei fatto giocare tutto il turno o, se si gioca una gara, tutti devono giocare, sia a porte aperte che chiuse". 
    Sassuolo, l'ad Carnevali: "C'è troppa confusione, tante società ritengono che la Lega non sia stata giusta. Era già stata presa la decisione di giocare a porte chiuse, tutti erano d'accordo e poi invece all'ultimo si è deciso di rinviare ancora". 
    Sampdoria, il presidente Ferrero : "Basta figli e figliastri, non siamo stupidi. Giochiamo tutti lo stesso campionato, anche se abbiamo obiettivi diversi. Non ci devono essere figli di un Dio minore".
    Lotito finora non ha parlato pubblicamente, ma il presidente della Lazio si è fatto portavoce del malcontento di diversi club nei confronti della Lega. Difendendo gli interessi dei nerazzurri, Marotta sta lavorando indirettamente per la regolarità di tutto il campionato. Pretende chiarezza, coerenza, equilibrio e uniformità: caratteristiche vitali per il bene del calcio italiano. A ora l'unica certezza è che giovedì l'Inter giocherà a Napoli il ritorno della semifinale di Coppa Italia. Mercoledì c'è Juve-Milan e l'assemblea di Lega per decidere il da farsi, con l'ipotesi di recuperare Juve-Inter già lunedì prossimo e il conseguente slittamento del turno previsto nel weekend a San Siro col Sassuolo. 
     

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