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  • Intermania, la parabola di Zhang: dal sì per Lukaku al no su Vlahovic

    Intermania, la parabola di Zhang: dal sì per Lukaku al no su Vlahovic

    • Cristian Giudici
    Il calcio è bello anche per la sua semplicità. Un portiere che para e un bomber che la butta dentro fanno già mezza squadra. In questo momento l'Inter non sembra avere né uno, né l'altro. Handanovic è in evidente calo di rendimento, non a caso per la prossima stagione i dirigenti nerazzurri hanno già prenotato Onana a parametro zero dall'Ajax. In attesa di vedere se il camerunese sarà all'altezza della situazione, gli uomini mercato s'interrogano anche sull'attacco. Dove Lautaro sta vivendo un'astinenza da gol, Dzeko e Sanchez non sono più due ragazzini, Correa e Caicedo sono spesso infortunati. 

    Questi ultimi due sono stati richiesti da Simone Inzaghi, che li aveva già allenati alla Lazio. Di diverso tenore erano state le richieste di Antonio Conte, accontentato per i suoi fedelissimi Arturo Vidal e Romelu Lukaku. L'attuale tecnico del Tottenham riuscì nell'impresa di convincere Steven Zhang a investire i 75 milioni di euro chiesti dal Manchester United per il centravanti belga, soffiato alla Juventus. 

    Nella scorsa estate, dopo aver ceduto Hakimi al PSG per 65 milioni e Lukaku al Chelsea per 115 milioni, Marotta e Ausilio hanno cercato di convincere il presidente cinese a investire la stessa cifra (75 milioni) per strappare Dusan Vlahovic alla Fiorentina, ma stavolta non ci sono riusciti. Così i dirigenti hanno ripiegato sulla coppia Dzeko-Correa, a gennaio il serbo è andato alla Juve e ora l'obiettivo per la prossima stagione è Scamacca del Sassuolo, giustiziere dell'Inter domenica scorsa a San Siro. 
     

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