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  • Italia, Gnonto: 'Con Spalletti posso crescere. Derby? Felice per l'Inter. E sul futuro...'

    Italia, Gnonto: 'Con Spalletti posso crescere. Derby? Felice per l'Inter. E sul futuro...'

    Dall'Inter alla Nazionale, lunga intervista di Wilfried Gnonto a Sportmediaset. L'azzurro del Leeds ha parlato del passaggio da Roberto Mancini a Luciano Spalletti: "Sono grato a Mancini per tutte le occasioni che mi ha dato. Il periodo dell'esordio in azzurro è stato il più bello della mia vita. Quei ricordi resteranno per sempre con me, ma adesso sono sicuro di poter migliorare tanto anche con Spalletti, potrà dare un grande aiuto alla nazionale".

    DERBY DI MILANO - "Ho visto la partita e mi aspettavo un'Inter così forte. È una delle migliori squadre del mondo, finalista di Champions. Sono contento che abbia vinto".

    FUTURO - "Esordire con la nazionale era quello più grande, il sogno di tutti i bambini che iniziano a giocare e io ho avuto la fortuna di realizzarlo prestissimo. Però ho tanti altri obiettivi e spero di riuscire a realizzarli tutti nel corso della carriera. È difficile dire dove posso migliorare, penso in tutto. Ho tanti pregi ,ma molti più difetti. So di avere anche tantissimo tempo per crescere e cerco di farlo ogni giorno".

    LE ITALIANE IN CHAMPIONS LEAGUE - "Sono tutte forti, sono sicuro che faranno un buon percorso, speriamo arrivino il più avanti possibile e magari che qualcuna riesca anche a vincere. La più forte in assoluto? Probabilmente il Manchester City, lo ha dimostrato l'anno scorso, ma ci sono tante squadre che possono fare bene, vedremo chi arriverà fino in fondo".

    PUNTO DI RIFERIMENTO - "Ci sono tanti giocatori che mi piacciono, in nazionale ne vedo tantissimi che fino a poco fa vedevo solo in televisione... Difficile dire a chi mi ispiro, ma forse quello da cui cerco di prendere spunto è Raspadori. Mi piace tantissimo come giocatore ed è un bravo ragazzo, cerco di prendere spunto da lui".

    CONFRONTO TRA INGHILTERRA E ITALIA - "La vita qui è molto diversa, ma col cibo sono stato abbastanza fortunato perché sono venuto con i miei genitori. La cosa più difficile da decifrare è sempre il tempo, è un po' triste da queste parti... La cosa positiva invece è il livello del calcio, è incredibile. Ho girato tantissimi stadi e l'atmosfera è fantastica. Io comunque penso che all'estero ci sia più ammirazione della Serie A di quello che pensiamo noi. È un torneo che ha fatto la storia e c'è tanta ammirazione sia per l'Italia sia per il campionato in sé".

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