Italia, i convocati per la Turchia: recupera Scamacca, reintegrati Zaniolo e Zaccagni

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Il ct dell'Italia Roberto Mancini ha reso nota la lista dei giocatori che saranno a disposizione nel match di martedì a Konya contro la Turchia: in seguito alla partenza di molti big dopo l'eliminazione dai Mondiali, ecco che si vedono molti dei giocatori esclusi dalla gara disastrosa di Palermo.Portieri: Alessio Cragno (Cagliari), Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Pierluigi Gollini (Tottenham), Salvatore Sirigu (Genoa);
Difensori: Francesco Acerbi (Lazio), Alessandro Bastoni (Inter), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Mattia De Sciglio (Juventus), Emerson Palmieri (Lione), Alessandro Florenzi (Milan);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Manuel Locatelli (Juventus), Lorenzo Pellegrini (Roma), Matteo Pessina (Atalanta), Stefano Sensi (Sampdoria), Sandro Tonali (Milan);
Attaccanti: Andrea Belotti (Torino), Joao Pedro (Cagliari), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Sassuolo), Gianluca Scamacca (Sassuolo) Mattia Zaccagni (Lazio), Nicolò Zaniolo (Roma).
Il programma
Domenica 27 marzo
Ore 16.30 - Allenamento presso il CTF di Coverciano (chiuso*)
Lunedì 28 marzo
Ore 10.30 – Allenamento presso il CTF di Coverciano (chiuso*)
Ore 12.15 – Conferenza stampa Italia da remoto**
Ore 18 italiane (19 locali) –Arrivo a Konya. A seguire walk around al ‘Konya Büyükşehir Stadium’
Derossi, hai centrato il problema. Per quanto da romanista possa pensare male di Immobile, dobbiamo riconoscerli tutte le attenuanti. Nella LAzio lo innestano le fasce, ma soprattutto in mezzo al campo può contare su Luis Alberto - quando ha voglia di giocare- e Sergej MS. Due campioni. In nazionale, a parte Barella che è fuori forma ma per me è un gran bel giocatore, un centrocampo con un ex (insigne) e di gente bellina esteticamente, ma che si gioca addosso, che non sa tirare in porta né fare assolutamente nulla di decisivo, in definitiva completamente inutile. Almeno per me. Spacciati per fuoriclasse, secondo costume italiota.
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