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  • Italia, la mossa 'Kansas City' per battere la Germania. Facciamoci attaccare a destra per segnare a sinistra

    Italia, la mossa 'Kansas City' per battere la Germania. Facciamoci attaccare a destra per segnare a sinistra

    • Matteo Quaglini
    Quella di domani sera a Bordeaux fra Italia e Germania è la partita della tattica e del dettaglio. E’ la nostra partita dunque senza alcun dubbio. Mentre i tedeschi fortissimi e proiettati alla vittoria, stanno cercando in tutti i modi di ribadire al mondo intero che l’Italia per loro non è un complesso, la nostra nazionale studia e raffina il piano di battaglia.

    Già su questa differenza di atteggiamento e linguaggio possiamo trovare principi di tattica opposti e inconciliabili. Il tutto gira intorno all’uso della prudenza che non è timore o eccessivo calcolo ma ragionamento e osservazione: loro i campioni del mondo hanno fretta di batterci, noi possiamo ragionare e studiare dove colpirli. Questa differenza ricordatevela perché inciderà sulla partita.

    Eccolo il punto, dove colpirli? Le assenze di De Rossi e Candreva ci impediscono di dare sfogo completo alla nostra idea di ribaltamento veloce del gioco, i due, sarebbero stati perfetti per mettere in atto l’azione di chiusura e rilancio verticale che ha in testa Conte. Allora ci chiudiamo e aspettiamo che arrivi la panzer division? No, il corpo a corpo fisico non è la via per la vittoria, benché abbiamo la Bbc che tenera non è. Ci serve un’idea più sottile, frutto del ragionamento. Che ne dite se ci facciamo attaccare volutamente sul loro lato più forte, il sinistro. E allora, solo allora ed esclusivamente in quel punto del campo li prendiamo a mezza via ribaltando l’azione con attacchi veloci e profondi.

    Il nodo è rompere le loro linee mentre spostano tutto il peso del gioco e dei giocatori a sinistra e quindi in avanti. L’azione che Conte sta pensando di mettere in campo, è un’immagine che è il manifesto tattico di quello che sarà la nostra partita.

    Come direbbe Macbeth, vivetela. I tedeschi stanno iniziando il gioco passando la palla a sinistra dove intanto Hector si è allargato sulla linea del centrocampo e Draxler ha stretto al centro – lì – noi siamo presenti con Sturaro mezzala e Florenzi esterno che stanno leggendo la traiettoria del pallone mentre la Bbc trasmette da dietro notizie rassicuranti sulla tenuta difensiva. Quando i campioni del mondo decideranno di aprirsi e accelerare, ecco la chiusura di Sturaro e il primo triangolo con Florenzi che intanto è andato nello spazio vuoto alle spalle di Hector. L’azione è ancora tutta a sinistra.

    Se la nostra tattica è attaccare gli spazi alle spalle, allora abbiamo bisogna di un riferimento centrale, perché intanto loro, che sprovveduti non sono tentano il recupero. Ci vuole ora prima velocità e così Florenzi gioca rapido il secondo triangolo con Pellé. E poi a trenta metri dalla porta dell’inattaccabile Neuer, precisione. Se il triangolo si chiude e la palla passa, i tedeschi tenteranno di chiudere quella zona di campo e qui usciamo dalla morsa con un passaggio teso e lungo sul secondo palo, dove nel frattempo è arrivato Giaccherini che ha abbandonato – come da ordini di campo – la posizione di mezzala difensiva (diversa rispetto a quella con la Spagna) e con 50 metri di corsa nelle gambe ha attaccato il secondo palo, il riferimento con cui facciamo goal. E’ una buona idea, è un ottima idea.

    I pilastri su cui costruiremo nel bene e nel male la nostra partita sono quindi: la prudenza dell’osservazione del gioco altrui, la corsa negli spazi, Giaccherini, i triangoli e la fiducia eccessiva che loro nutrono nella difesa due contro due.

    La tattica però è bella perché presuppone mossa e contro mossa e questo ad un certo punto della partita ci porterà dentro il puro gioco, i movimenti cioè dei giocatori. Questi movimenti ritmici e ripetuti sono l’arma con la quale la Germania può batterci. I campioni cercheranno gli inserimenti di Muller, Draxler e Khedira con Kroos e Ozil che giocheranno filtranti veloci e tesi rasoterra per sorprendere la nostra linea di difesa a cinque.

    La loro tattica è l’attacco su tutto il fronte offensivo senza soluzione di continuità e cercando anche il contatto fisico, la forza pura. Dopo tante gare perse e nessuna vittoria “ufficiale” sanno che devono variare i colpi d’attacco giocando sulla potenza e sul passaggio a smarcare come sul ritmo e i calci da fermo. Attaccheranno in questi quattro modi non solo in uno, proponendo dentro la stessa azione questi stili d’attacco è un modo per tenerci sulla corda e deconcentrarci alla fine.

    All’inizio avevamo parlato di prudenza e qui i tedeschi proprio non cambiano mai tattica. Vanno avanti con l’idea di sempre: schiacciare l’avversario, comprimerlo fino a batterlo moralmente e tecnicamente. Questo loro modo di fare è un errore strategico grave. Pur essendo più forti e giustamente favoriti non hanno capito che per vincere questa partita occorrono il ragionamento e l’osservazione, noi invece che stiamo studiando da giorni lo sappiamo perfettamente.
     

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