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  • Jacobelli: epo, puzza di bruciato quel fango olandese sulla Juve dopo 17 anni. E ignora le sentenze  dei tribunali

    Jacobelli: epo, puzza di bruciato quel fango olandese sulla Juve dopo 17 anni. E ignora le sentenze dei tribunali

    Per ora, conosciamo soltanto alcune anticipazioni, doviziosamente fatte trapelare dalla tv pubblica olandese Nos che, la sera di domenica 26 maggio, manderà in onda un'inchiesta sul doping nel calcio.

    Secondo le agenzie, gli studiosi italiani Giuseppe D'Onofrio e Alessandro Donati, esperti in materia di sostanze dopanti, i giocatori della Juve all'epoca allenata da Marcello Lippi avrebbero fatto uso di epo prima della finale di Champions League '96 vinta ai calci di rigore contro l'Ajax. Lo rivelerebbero i documenti e le analisi sequestrati negli uffici della Juve nel '98, su ordine del magistrato Raffaele Guariniello.

    In attesa di seguire l'inchiesta della tv olandese, alcune considerazioni s'impongono. 

    1) Le rivelazioni a scoppio ritardato  (per giunta, queste arrivano addirittura dopo 17 anni), portano spesso con loro la sgradevole puzza di bruciato. E' auspicabile, per chi queste rivelazioni le ha fatte, che siano suffragate da prove e riscontri oggettivi: in caso contrario di tratterebbe di fango della peggior specie. Soprattutto se queste rivelazioni ignorano le sentenze dei tribunali della Repubblica. italiana, la cui giustizia ha un passo lento e sovente lentissimo, ma arriva sempre alla meta.

    2) Sancisce la sentenza della Corte di Cassazione che, il 30 marzo 2007, ha chiuso la vicenda: "Con specifico riferimento alla somministrazione di eritropoietina umana ricombinante, il ricorso del Procuratore generale (il processo d'appello aveva emesso una sentenza di assoluzione) va dichiarato inammissibile... Negli anni dal 1994 al 1998 non era stato accertato alcun caso di positività a sostanze dopanti da parte di giocatori della Juventus; che da nessun atto del processo emergeva l'acquisto di eritropoietina o la sua somministrazione agli atleti della società e non erano stati riscontrati valori superiori ai limiti fissati nei vari protocolli antidoping e che la situazione dei giocatori della Juventus, sia con riferimento ai valori ematologici medi, sia in relazione a quelli del bilancio marziale, non si discostava dalle medie della popolazione nazionale".

    3) Gli olandesi certamente lo sapranno, ma è il caso di rinfrescare loro la memoria: sia Antonio Giraudo sia il medico Riccardo Agricola hanno ricevuto in Cassazione la conferma dell'assoluzione dall'accusa di presunta assunzione di epo, come già la Corte d'Appello di Torino aveva stabilito nel dicembre 2005.

    4) Per quanto concerne l'accusa di frode sportiva, cioè il presunto abuso di farmaci, la Cassazione ha annullato la sentenza assolutoria d'appello, ma ha anche dichiarato scaduti i termini di prescrizione del reato, mettendo la parola fine al processo. All'epoca dei fatti, pur non essendo ancora in vigore la legge sul doping, emanata nel 2000, la Cassazione ha ritenuto che le accuse di eccessiva somministrazione di farmaci potessero essere comunque considerate violazioni della lege dell'89 sulla frode sportiva.

    Questi sono i fatti. Il resto è fuffa.

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

     

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