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  • Junior Moraes: 'Inter favorita, ma lo Shakhtar vuole fare la storia. Sono stato ad un passo dalla Serie A...'

    Junior Moraes: 'Inter favorita, ma lo Shakhtar vuole fare la storia. Sono stato ad un passo dalla Serie A...'

    Junior Moraes, attaccante dello Shakhtar Donetsk, presenta la semifinale di Europa League contro l'Inter in una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Tanti i temi toccati: dalla sfida a Lukaku e Lautaro ad un passato che poteva essere in Italia.

    PUNTI DI FORZA - "La mia forza è riuscire a trovare sempre il modo per segnare. A volte affronto difensori più fisici, forti sui cross, lavoro sugli spazi alle loro spalle. Ma sono bravo anche a inserirmi fra le linee. Il mio tiro non è male e con Taison e Marlos sappiamo cosa farà l’altro in anticipo"..

    COMPAGNI DA TENERE D'OCCHIO - "Molti arrivano qui direttamente dalle giovanili, il che implica una fase di adattamento. Dodò l’ha vissuta per 18 mesi, ma adesso vola sulla fascia ed è un giocatore fantastico. Marcos Antonio è piccolo, magro, ma può lavorare per tutti quanti. Loro sono già pronti, anche al salto, ce ne sono tanti dal grande potenziale pronti a esplodere: Teté, Fernando, Vitao, Cipriano".

    SU LUKAKU - "E’ un giocatore fantastico, top level. Ovviamente dovremo farci attenzione, in ogni momento può cambiare la partita: può difendere palla, tirare, ribaltare l’azione con uno scatto".

    LUI O LAUTARO?  - "Romelu potrebbe aiutarmi e aprirmi spazi, con Lautaro sarebbero scambi veloci. Ma vanno bene entrambi".

    LA DIFESA DELL'INTER - "Non è un segreto che la forza dell’Inter sia principalmente nella loro difesa e nel loro fisico. Ma se lo Shakhtar vuole essere re, deve abbattere il gigante".

    INTER FAVORITA? - "Sì, sicuro. Ma noi siamo in forma e in fiducia. E in un solo match tutto può succedere. Voglio fare la storia, come lo Shakhtar della Uefa del 2009".

    IDOLI - "Prima di tutto Ronaldo il Fenomeno, ma seguivo Shevchenko nel Milan: impressionante. E Batistuta ed Edmundo".

    IN ITALIA... - "Vicino ad un club italiano? Poco più di un anno fa, quando ero in scadenza. Ho ricevuto un po’ di chiamate dalla A, ma difficile lasciare lo Shakhtar: strutture, lotta per il titolo, Champions tutti gli anni…".

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