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  • Juric: 'A Verona il periodo più bello della mia vita, spero di essere compreso anche al Torino'

    Juric: 'A Verona il periodo più bello della mia vita, spero di essere compreso anche al Torino'

    E' la vigilia di Torino-Verona, partita speciale per l'allenatore granata Ivan Juric che negli ultimi due anni ha guidato proprio la squadra veneta. Il tecnico ha presentato così la partita in conferenza stampa. "Quello al Verona è stato il periodo più bello della mia vita, abbiamo costruito cose bellissimo. Dovrò ringraziare per sempre il presidente, i tifosi, la città perché è stato un periodo magnifico".

    L'allenatore ha poi parlato delle differenza tra Verona e Torino: "Anche se il Verona ha vinto lo scudetto con Bagnoli il Toro ha una storia differente, particolare. Ovunque vai trovi tifosi. Il Toro secondo me è una società molto importante. A Verona ho trovato qualcosa di speciale, i veneti hanno un attaccamento particolare. Adesso tra le due squadre c'è un entusiasmo differente a Verona ci sono 20.000 spettatori allo stadio, qua 7.000. Penso ci sono delle scorie del passato, certamente però finora non ho trovato l'entusiasmo che c'era a Verona". 

    Juric è poi tornato sulla partita contro la Sampdoria di Coppa Italia: "Se tornassi indietro non cambierei le scelte fatte contro la Sampdoria. Tutti i giocatori si allenano al massimo, 72 ore dopo c'era un'altra partita. Ho schierato comunque una squadra esperta, non ragazzini alla prima partita". 

    Ancora sul Verona, Juric ha parlato del rapporto con il presidente gialloblù Setti: "Setti come presidente è stato eccezionale, abbiamo fatto tutto quello che pensavamo di fare insieme al ds. Il primo anno abbiamo preso 16 giocatori, è stato un lavoro eccezionale. Non è facile che uno ti permette di esprimerti al massimo e che trovi anche un ds che pensi le stesse cose. Abbiamo creato qualcosa di fantastico".

    Sulle condizioni di Bremer e Djidji: "Bremer e Djidji hanno fatto grandi passi in avanti, stanno meglio. Oggi poi c'è un altro allenamento ma spero di poterli recuperare tutti due".

    L'allenatore del Torino ha anche parlato del suo rapporto con il tecnico gialloblù Juric: "Tudor? Per me è un fratello, un grande amico. Sta facendo bene, è un allenatore di qualità. Lui ha allenato anche il Galatasaray e quando ti prendi il Galatasaray è perché sei bravo".

    Mentre sul rapporto con il ds del Verona D'Amico e quello del Torino Vagnati ha aggiunto: "Se a Torino ho con Vagnati lo stesso rapporto che a Verona avevo con D'Amico? No, con Tony a Verona avevo un rapporto bellissimo, da fratelli, avevamo le stesse idee. Anche con Vagnati voglio creare un rapporto forte e giusto, per il bene della società ci vuole. Con Davide abbiamo iniziato a lavorare da poco insieme, mentre con D'Amico siamo diventati fratelli anche se all'inizio c'era stato qualche scontro". 

    Infine, Juric ha parlato delle differenze tra il Verona e il Torino: "Se sarà più facile riportare entusiasmo dall'esterno o dall'interno? Le cose vanno di pari passi. Per i tifosi non basta quello che stiamo facendo, cercheremo di fare ancora di più, magari riusciremo a convincerli a venire di più allo stadio, poi a Torino ci sono aspettative diverse rispetto all'Hellas. Per quanto riguarda il rapporto con l'interno, a Verona avevo trovato una società che la prima estate aveva comprato 16 giocatori, ero stato ben compreso, qua dobbiamo ancora conoscerci. Io le mie idee, so che io ho ragione, altri no. Spero di essere compreso anche qua".

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