Il 31 gennaio, ultimo giorno di mercato, la Juventus ha ufficializzato l'acquisto a titolo definitivo di Ouasim Bouy dall'Ajax. Il ragazzo, centrocampista classe 1993, ha subito destato la curiosità di tifosi e addetti ai lavori.

Prima di tutto perché è assistito da Mino Raiola, un agente che riesce sempre a far parlare di sè e dei suoi assistiti. In secondo luogo per la scuola di provenienza del giocatore, l'Ajax, da sempre fucina di grandi talenti: "Mi stupirei se non fosse un buon giocatore. La Juve per l'estero ha un osservatore olandese, quindi pescando nella scuola Ajax deve aver per forza preso bene", ha spiegato a Calciomercato.com Gianni Di Marzio. Terzo, Bouy è uno che non si nasconde: "Con la Juve cercherò di far meglio di Ibra", si leggeva ieri sulle colonne di Tuttosport. Infine, quarto elemento, le parole di Wim Jonk, ex centrocampista dell'Inter e della nazionale olandese: "Al ragazzo avevo detto che non sarebbe stata una scelta molto saggia quella della Juventus. Avevamo costruito un progetto per lui, era vicino all'esordio in prima squadra. Gli ho consigliato di restare, sfondare nell'Ajax. Se non è stato in grado Eljero Elia di fare bene nella Juventus, come farà Ouasim vista la sua giovane età?".

Scommessa Bouy dunque: per sé stesso, per Raiola e per la Juve. Sarà un nuovo Elia o rappresenterà il futuro del centrocampo bianconero? Comunque vada, ci sentiamo già di escludere la prima ipotesi: Elia arrivava alla Juve con tutt'altra esperienza, compreso un Mondiale, e con tutt'altro prezzo, e quindi con più responsabilità e più pressioni. E il suo insuccesso, finora, è stato di pari portata alle attese che i suoi numeri avevano creato. Bouy invece non ha le stesse responsabilità e le stesse pressioni (e lo stesso prezzo) e quindi un eventuale insuccesso sarebbe molto meno clamoroso. Che poi riesca e diventare importante per la Juventus del futuro, dipenderà tutto da lui.