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  • Juve, carica Matuidi: 'Allegri gran gestore di campioni, io un avvoltoio'

    Juve, carica Matuidi: 'Allegri gran gestore di campioni, io un avvoltoio'

    Smaltita la gioia per l'impresa con l'Atletico, è tempo di guardare al prossimo impegno di campionato per la Juventus. Alla vigilia della trasferta di domenica contro il Genoa, Blaise Matuidi si è concesso ai microfoni di DAZN.

    "Dove troviamo le motivazioni per vincere contro il Genoa? Anche quella è una partita importante, noi troviamo il piacere in ogni vittoria. A Genova non sarà una partita facile, ma abbiamo le capacità per fare risultato. L'impresa con l'Atletico? Allegri ha gestito benissimo uomini e tattica, lui sa come rapportarsi con spogliatoi ricchi di grandi giocatori come il nostro.

    Cristiano Ronaldo?
    Il più forte di tutti. Siamo felici di quello che fa, ci divertiamo a giocare con lui e speriamo continui così. Ha sfoderato una prestazione eccezionale con l'Atletico, ma l'eccezionalità la dimostra ogni giorno nel modo di allenarsi. Mi sorprende per come lavora più degli altri, credo sia questo a fare la differenza. Ti fa dire: non è un caso che sia arrivato a un livello così alto. Io sono orgoglioso di essere un campione del Mondo, ma lui mi ha battuto 3 anni fa agli Europei quindi non posso fare troppo lo spaccone."

    Partendo poi dalla sua esultanza, la Matuidi-Charo, il centrocampista bianconero traccia anche un proprio identikit: "Simboleggia chi non ha avuto nulla. Quando giocavo in Francia c'era un cantante che l'aveva resa celebre (il rapper Niska, ndr). Nel video di una sua canzone faceva questo movimento e nel ritornello ha messo il mio nome, allora ho iniziato a fare questa esultanza ed è diventata famosa. Continuerò a farla anche per mio figlio, che la adora e la ama imitarla. Charo è un diminutivo di Charognard ('avvoltoio'): indica qualcuno che dà il massimo e non molla mai, è un'immagine che mi somiglia. Con il lavoro sono diventato quello che sono, ho lavorato duro per tutta la carriera. Mio fratello forse era ritenuto più forte di me quando ero giovane, ma poi mi ha aiutato molto nella mia evoluzione e lo ringrazierò per sempre. Sono felice perché ho percorso tappe difficili: sono stato obbligato a compiere sacrifici per arrivare dove sono ora."

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