«Tutto procede bene. Abbiamo avuto un piccolo contrattempo con Manninger, ma si è risolto brillantemente. I ragazzi si applicano, hanno voglia di lavorare e questo è l’aspetto più importante». Il preparatore dei portieri Claudio Filippi, fa il punto della situazione ai microfoni di Juventus Channel. Dopo quasi un mese di lavoro ha imparato a conoscere i suoi “allievi” ed è più che soddisfatto delle loro risposte: «Manninger l’avevo già allenato un anno a Siena e dunque lo conoscevo bene e riguardo a Storari l’ho visto giocare molte volte, dunque avevo già ben presenti le loro caratteristiche, ma ovviamente, dopo queste settimane sia i pregi che i difetti sono venuti alla luce.

Quali? Non ve li dico. Due come loro sono un ottimo esempio anche per ragazzi come Bonassi e Costantino, che allenandosi con la Prima Squadra hanno la possibilità di crescere, perché il gioco a questi livelli è molto più veloce rispetto a quello cui sono abituati». E proprio per allenare i portieri a intervenire sui palloni veloci, Filippi utilizza spesso uno “scudo”, con il quale devia i cross verso la porta, stimolando la reattività dei ragazzi: «Serve a creare situazione ad handicap per i portieri- -spiega –se riescono a risolvere quelle in allenamento, saranno avvantaggiati in partita. Variamo il più possibile gli esercizi, per creare attenzione nei ragazzi. Le possibilità sono molteplici, anche perché cerchiamo sempre di ricreare situazioni che poi si verificano in partita». Infine un pensiero al “grande assente” di queste settimane, Gigi Buffon: «Un portiere di straordinario livello, lo aspettiamo a braccia aperte».