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  • Juve, Fiorentina, Heysel e Superga: la vergogna del -39 e di ogni altra barbarie

    Juve, Fiorentina, Heysel e Superga: la vergogna del -39 e di ogni altra barbarie

    Egregio Direttore Jacobelli,

     in merito all’articolo pubblicato http://www.calciomercato.com/juventus/solo-juve-vierchowod-a-cm-quel-39-e-una-vergogna-della-valle-fac-218831 condivido in pieno la stupidita’ del gesto dei tifosi presenti nel settore ospite, ma quello che mi lascia piu perplesso e’ che quando sono stati esposti striscioni del tipo “Noi di Torino orgoglio e vanto, voi solo uno schianto” NON sia stato pubblicato niente nella vostra splendida rubrica! E’ bene non parlare di gesti stupidi, si rischia di dare importanza a quelle frange del tifo che meritano solo indifferenza, ma se si parla e’ bene parlare di tutto! Se non lo sa, le ricordo che la tifoseria della Fiorentina e’ la piu virtuosa di Serie A mentre quella della sua “beneamata” e’ la piu multata per comportamenti scorretti! E’ cosa buona e giusta che i suoi inviati porgano domande in tal senso al burattino di turno! Solo adesso comprendo bene il Vostro Stile Juventus tanto decantato, di cui LEI e il Sig. Wierchowod ne siete maestri! La prossima volta si ricordi di portare RISPETTO! Lo stesso che pretendete giustamente nei confronti di quelle povere 39 persone che sabato non hanno potuto assistere alla partita... perche in fondo di un gioco si tratta... e ogni tanto perdere non fai poi cosi tanto male.

    Un tifoso

    Antonio Frosina

     

    (x.j.) Egregio Frosina, la sua mail è la dimostrazione concreta che, sino a quando si valutano le vicende del calcio con gli occhi ottenebrati dalla passione tifoidea, in questo Paese non prenderà mai corpo una vera, autentica educazione sportiva; la cultura dello sport, il rispetto degli avversari e, soprattutto, il rispetto dei morti. Perchè, trovo francamente osceno che, a distanza di quasi 28 anni dalla tragedia dell'Heysel, ci sia ancora chi faccia dei distinguo a proposito di striscioni incivili e beceri che offendono la memoria delle 39 vittime del 29 maggio 1985.

    E lo stesso vale per qualunque coro, qualunque striscione, qualunque barbarie da stadio commessa nei confronti di qualunque squadra, qualunque tifoseria, qualunque giocatore. E' chiaro il concetto o glielo devo ripetere? 

    Ma andiamo con ordine.

    Punto 1) Quando si scrive una mail a un giornale, per prima cosa bisogna essere bene informati. Sennò si rischia la figura di chi o non legge o non sa leggere. 

    Lei mette nero su bianco: "...Quello che mi lascia piu perplesso e’ che quando sono stati esposti striscioni del tipo “Noi di Torino orgoglio e vanto, voi solo uno schianto” NON sia stato pubblicato niente nella vostra splendida rubrica! E’ bene non parlare di gesti stupidi, si rischia di dare importanza a quelle frange del tifo che meritano solo indifferenza, ma se si parla e’ bene parlare di tutto!".

    A parte l'abuso delle lettere maiuscole e degli esclamativi, degni di miglior causa, clicchi qui: 

    http://www.calciomercato.com/prima-pagina/derby-juventus-torino-striscione-vergognoso-nella-sud-342614 (2 dicembre 2012, ore 11.45).

    http://www.calciomercato.com/prima-pagina/derby-juventus-torino-striscione-vergognoso-nella-sud-342614 (2 dicembre 2012, ore 15.35).

    http://www.calciomercato.com/altre-notizie/don-albertini-volgare-striscione-su-superga-951282 (2 dicembre 2012, ore 19.09).

    http://www.calciomercato.com/prima-pagina/il-ribrezzo-per-quello-striscione-su-superga-dei-barbari-travest-325151 (2 dicembre 2012, ore 20).

    http://www.calciomercato.com/prima-pagina/striscione-su-superga-la-condanna-di-agnelli-le-tragedie-non-han-681809 (3 dicembre, ore 11.35).

    http://www.calciomercato.com/rassegna-stampa/agnelli-e-lo-strisicione-contro-superga-le-tragedie-non-hanno-fe-464987 (3 dicembre 2012, ore 15.38).

    http://www.calciomercato.com/altre-notizie/ciccio-graziani-tifosi-imbecilli-e-pecoroni-redazione-385232 (3 dicembre 2012, ore 20.06).

     http://www.calciomercato.com/prima-pagina/toro-multato-piu-della-juve-per-lo-striscione-su-superga-199460 (3 dicembre, ore 20.40).

    Le basta o andiamo avanti? Ha letto o no? E allora, di che cosa stiamo parlando?

    Non ho il piacere di intrattenere rapporti quotidiani con Pietro Vierchowod, il quale gode di tutta la mia ammirazione e stima e al quale va tutta la mia solidarietà per l'epiteto che lei ha indirizzato nei suoi confronti e che si commenta da solo.

    Nell'arco della sua splendida carriera, fra le altre, Vierchowod ha indossato sia la maglia della Fiorentina (stagione '81-'82, 28 presenze e 2 gol, secondo posto dietro la Juve al termine di una contestatissima annata che vide i viola penalizzati da indecenti torti arbitrali)  sia quella della Juventus (stagione -95-'96, 21 presenze, 2 gol, campione d'Europa nella finale di Roma vinta ai rigori sull'Ajax). O non le risulta manco questo? Peraltro, nell'intervista rilasciata a calciomercato.com da lei citata, ad un certo punto Vierchowod afferma testualmente: "In quel campionato la Fiorentina restò a lungo in testa e credo che alla fine avrebbe meritato di vincere il titolo più della Juventus. Oltretutto non ci sarebbe stata neanche la possibilità pratica di effettuare uno spareggio, visto che il giorno dopo l'ultima giornata di campionato partimmo per il ritiro della Nazionale in vista dei Mondiali di Spagna...". O non ha letto manco questo passaggio?

    Ricordo sempre, con grande simpatia, la sera del 6 gennaio 1981, in cui, giovanissimo inviato de La Notte, seguii il suo debutto in azzurro al Mundialito uruguaiano (Italia-Olanda 1-1).

    Suo padre Ivan, soldato dell'Armata Rossa deportato durante la Seconda Guerra Mondiale, spalancò le porte della casa di Spirano (Bergamo) per condividere l'emozione dell'esordio in Nazionale di quello che sarebbe diventato uno dei più forti difensori del calcio mondiale negli Anni Ottanta e Novanta.

    Punto 2). Non rispondo ovviamente a nome di Vierchowod, ma, quando mi apostrofa con lui di essere maestro di stile juventino, sbaglia indirizzo. Primo, perchè non sono maestro di nessuno; secondo, perchè la mia passione calcistica è ferreamente atalantina, ammesso possa interessare a chicchessia. E' nelle sofferenze che si cementa il rapporto con la propria squadra del cuore e quando si è stati anche in C con essa, sia pure grazie a Dio per una sola stagione, il legame che ne scaturisce è indissolubile.

    Punto 3) A proposito di serie C. Nella disgraziata stagione 2002-2003, quando la Federcalcio presieduta dal signor Franco Carraro sbattè la Fiorentina in terza serie, con una decisione che rimane uno dei più macroscopici atti di ingiustizia perpetrato contro un club nella storia del calcio italiano, io dirigevo il Corriere dello Sport-Stadio. Che, anche grazie allo splendido lavoro di Alberto Polverosi, di Alessandro Rialti e dei collaboratori della redazione fiorentina, si schierò immediatamente al fianco della società toscana e dei suoi tifosi, reclamando giustizia e rispetto (è sufficiente scriverlo in minuscolo, perchè il rispetto è come il coraggio: se uno non ce l'ha non se lo può dare, nemmeno se lo verga cento volte a caratteri cubitali).   

    Fu allora che, per quanto mi riguarda, nacque il rapporto di stima reciproca con la tifoseria viola, con i fiorentini e con Firenze, un autentico Posto dell'Anima dove, successivamente al 2002, ho avuto la fortuna di vivere e di lavorare per alcuni anni.

    Proprio perchè conosco personalmente la civiltà, la cultura e la passione degli autentici fiorentini, sono certo siano essi i primi a indignarsi per quel -39. E per tutti i cori, i buu, gli insulti, gli improperi, le inciviltà che le cronache ci propinano.

    Una ragione di più per continuare a battersi perchè un altro calcio sia possibile.  

     

     

     

     

     

     

     

     

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