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  • Juve-Higuain, il fratello-agente del Pipita è a Torino: si tratta a oltranza fino all'addio
Juve-Higuain, il fratello-agente del Pipita è a Torino: si tratta a oltranza fino all'addio

Juve-Higuain, il fratello-agente del Pipita è a Torino: si tratta a oltranza fino all'addio

  • Nicola Balice
Gonzalo Higuain è ormai fuori dalla Juve. Lo è nei fatti, lo è a parole. Ma non lo è formalmente. Perché per definire ufficialmente la fine della sua avventura in bianconero serve un accordo che ancora non c'è: quello della risoluzione del contratto. O magari solo della buonuscita, nel caso in cui si optasse per una forma di cessione diretta al prossimo club. Una trattativa complicata, delicata, che procede a piccoli passi tra una domanda e un'offerta che ha sempre visto le due parti molto distanti. La svolta, almeno a livello temporale, però può essere arrivata: Nicolas Higuain è infatti arrivato a Torino durante il week-end.

A OLTRANZA. Un passaggio non di poco conto, questo. Perché come ammesso anche dallo stesso fratello-manager del Pipita, c'è in ogni caso differenza tra il trattare a distanza e farlo dal vivo. Così è definitivamente partita la trattativa che andrà avanti a oltranza. Importante intanto per Nicolas aver ritrovato Gonzalo, le sensazioni di queste settimane sono fondamentali per capire quanto tenere duro e quanto invece concedere alla Juventus. Un primo incontro dovrebbe essere andato in scena già oggi, altri ce ne saranno nelle prossime ore e si andrà avanti fino a quando non verrà trovato un accordo definitivo. 

LA SITUAZIONESul piatto d'altronde ci sono circa 9 milioni netti, quelli che Higuain aspetta dalla Juve: 7,5 per l'ultimo anno di contratto, 1,5 circa per quel che riguarda il compenso congelato nella passata stagione. Il giocatore, scaricato, li vorrebbe tutti ma la Juve tutti non vuole e forse non può darglieli. Molto dipenderà anche dal prossimo club: ormai a un passo l'intesa con l'Inter Miami, che già ha accolto Blaise Matuidi nelle scorse settimane, ma Higuain percepirà un ingaggio decisamente più basso di quello attuale. Insomma, si tratta. E ora lo si farà a oltranza, dal vivo, fino a quando non si arriverà a un accordo. Il finale è già scritto, il modo in cui si arriverà alla fine lo si sta scrivendo. A Torino.

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