Juve, i messaggi di Fagioli e Soulé lo dimostrano: il modello è giusto, il dubbio è Allegri

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La Juve riparte dall’ibrido. Non è lo spot pubblicitario di una campagna sulla transizione ecologica, ma la fotografia di quello che oggi è il club bianconero. È ormai un lontano ricordo l’armata invincibile, la lunga lista di campioni da snocciolare al momento delle convocazioni pre partita. Un po’ per necessità, un po’ per bravura della dirigenza che, in questo senso, tanto e bene ha lavorato negli ultimi anni, la Juventus di oggi è un ibrido di giovani, tanti, qualche giocatore d’esperienza che conosce bene l’ambiente e, soprattutto, l’inserimento di alcuni campioni di caratura internazionale.Da Fagioli a Di Maria c’è la spiegazione del modello Juventus.
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Ma non è assolutamente vero, ricordi molto male. Allegri quest'anno si è battuto per avere Fagioli in squadra e Miretti ha esordito perché ha voluto Allegri non per necessita, cosi come Barrenechena, Barbieri, Soule Iling ecc ec
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