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  • Juve, il torneo più importante si gioca in tribunale. E quell'asterisco da considerare accanto alle partite...

    Juve, il torneo più importante si gioca in tribunale. E quell'asterisco da considerare accanto alle partite...

    • Gianni Visnadi
      Gianni Visnadi
    La Juventus che riparte da Cremona, contro l’unica squadra che non ha ancora vinto in Serie A, è sostanzialmente la stessa che ha battuto la Lazio prima della sosta e più in assoluto ha vinto consecutivamente le ultime 6 partite di campionato. Con Milik e Kean in attacco, perché Vlahovic stava male e continua a essere indisponibile, e con Locatelli-Fagioli-Rabiot ad animare il centrocampo, come prima non era riuscito a nessuno. Manca Cuadrado, infortunato, qualcosa cambia in difesa, ma sono dettagli. Sbagliato pensare a Bonucci ancora come un titolare, quello lo fa solo in Nazionale, perché Mancini non sa staccarsene, ma gli piace pensare che se fossimo andati in Qatar, magari vincevamo e di certo ci andavamo vicini. E in ogni caso avremmo fatto paura a tutti. Contento lui…

    Questo per dire che la Juve ha tutto per vincere a Cremona, ci mancherebbe. Nonostante Chiesa a mezzo servizio e continuino a mancarle Di Maria e Pogba, gli acquisti più importanti dell’ultimo mercato (di Paredes si sapeva che fosse un mediano con buon calcio, nulla di più, come dimostra ampiamente la sua carriera, Mondiale compreso). E se all’Inter riesce il colpo di frenare il Napoli, la Juventus può pensarsi allo scontro diretto del 13 gennaio (un venerdì, per chi ci crede) in una classifica anche migliore di questa, restaurata dal filotto di vittorie pre-sosta. E magari chiudere l’andata quasi a ridosso della capolista.

    Potrebbe essere una rimonta entusiasmante, nemmeno immaginabile dopo le sconfitte di Monza (18 settembre) o quella di Haifa in Champions (11 ottobre), i punti più bassi dell’autunno bianconero, però è giusto ricordare che ci sono altre partite che la Juventus sarà chiamata a giocare nelle prossime settimane e per le quali la proprietà ha dimostrato di volersi adeguatamente attrezzare. Il 18 gennaio s’insedia il nuovo cda, tutto legge e conti e zero calcio, perché Exor sa che il torneo più importante sarà quello da disputare nei tribunali.

    C’è la questione penale, dai tempi non conosciuti, e se il Gup disporrà il rinvio a processo (udienza non ancora fissata), sarà in ogni caso lunghissima, questione di anni. Chissà se e dove porterà. C’è la questione Uefa, che per il FFP violato può portare anche all’esclusione dalle Coppe europee della o delle prossime stagioni, quale che sia il piazzamento della Juventus a fine campionato. E c’è la questione sportiva, italiana, ovvero la possibile riapertura della vicenda plusvalenze, alla luce dei nuovi fatti emersi nelle intercettazioni (decisione il 20 gennaio). Dalle 14 mila pagine dell’inchiesta Prisma, sono tracimati in Figc anche la manovra stipendi e i rapporti con i “club amici” (Atalanta e Sassuolo, ma non solo) dei quali nelle intercettazioni parla l’ex direttore tecnico Paratici (colui, peraltro, che solo lo scorso gennaio, acquistando per conto del Tottenham sia Kulusevski sia Bentancur a prezzi da tutti definiti molto convenienti per la Juventus, ha permesso ai bianconeri di avere le risorse per arrivare subito a Vlahovic).

    Sarà curioso capire se e quanto la squadra si mostrerà turbata dalla bufera che l’avvolge.  Probabilmente niente e anzi la Juventus potrebbe scoprirsi anche più forte e più unita di sempre, coesa come mai. Però, da qui a fine stagione, accanto a ogni sua partita è come se ci fosse un invisibile asterisco a ricordarci che oltre il campo, manca ancora la parola dei giudici.
    @GianniVisnadi
     

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