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  • Juve-Mendes, amici mai: da Falcao a Keita, quanti scontri sul mercato

    Juve-Mendes, amici mai: da Falcao a Keita, quanti scontri sul mercato

    • Nicola Balice

    In questa calda estate, la Juve è riuscita risolvere una questione piuttosto scottante. Quella dei rapporti col Psg. Dopo anni di guerra più o meno fredda, nata con l'ingaggio di Coman e i tentativi per Rabiot, al culmine un anno fa dopo il clamoroso dietrofront di Al Khelaifi per Matuidi quando ormai era tutto fatto, ecco che una svolta è arrivata. Merito del paziente lavoro di Mino Raiola, ma anche del buonsenso di una Juve che anziché farne una questione di principio ha capito come l'ingaggio di Matuidi potesse rappresentare un affare non solo in uscita per il Psg a un anno dalla scadenza, ma anche e soprattutto per il centrocampo bianconero. Tanto da godere degli applausi della critica internazionale, nonostante il parziale scetticismo con cui un campione come Matuidi sia stato accolto in Italia forse per la bassa cifra d'acquisto (20 milioni più 10 di bonus). Un tabù è quindi crollato. Un altro, però, continua a resistere e a condizionare non poco il mercato dei bianconeri a livello internazionale, forse non soltanto: quello legato ad un rapporto piuttosto controverso come quello con Jorge Mendes e tutta la sua galassia. 


    DA FALCAO A KEITA - Senza andare a scomodare una storia troppo lontana, la crepa nel rapporto tra l'attuale dirigenza della Juve e l'agente più potente al mondo si crea nell'estate 2014. Quando in sinergia si stava per mettere a segno quella che sarebbe passata come una delle operazioni più clamorose di quella sessione di mercato: Falcao dal Monaco alla Juve. Un trasferimento pensato e disegnato proprio da Mendes, che ormai sembrava in attesa solo dell'ufficialità dopo settimane di lavoro sottotraccia. Poi, il clamoroso dietrofront con l'inserimento dello United. Un'autentica beffa per Marotta e Paratici, una ferita difficile da riemarginare. E da lì in poi tutta una serie di affari imbastiti ma, puntualmente, sfumati. La scorsa estate l'ultima grande beffa, quella legata ad Andre Gomes: una situazione del tutto simile, con il blitz del Barcellona a far saltare un banco che sembrava dover portare il portoghese alla Juve consolidando così un nuovo asse di mercato strategico. Niente da fare, così come per tutti i giocatori della galassia Mendes che via via sono entrati nel mirino della Juve anche in questa stagione: da William Carvalho a Garay, da Cancelo a Renato Sanches. Fino ancora una volta ad Andre Gomes, che proprio Mendes ha provato a riportare alla Juve un anno dopo: la prima stagione al Barcellona non è andata come sperato, nei piani di Valverde non sembra esserci più spazio e la Juve poteva essere la piazza ideale da cui ripartire. Ma questa volta in posizione di forza c'era la dirigenza bianconera, che nel frattempo non aveva troppo gradito nemmeno il tentativo di inserirsi tra la Juve e il Boca per portare Bentancur al Real o al Benfica: quindi Andree Gomes sì, ma solo alle condizioni ritenute opportune da Marotta e ribadite nel summit di Montecarlo, vale a dire in prestito con diritto di riscatto. Ipotesi sgradita al Barça, senza che Mendes sia riuscito a far smuovere dalla propria posizione nessuno dei due club. Chissà che non abbia influito anche questa ennesima estate senza affari in comune nel guizzo del super agente in cabina di regia del passaggio di Keita al Monaco: 30 milioni alla Lazio, tre uomini della sua scuderia in biancoceleste e Juve scottata. Amici mai dunque: o almeno, non ancora. 
     


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