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  • Juve, quanto è azzurro il futuro? Chi sono i 'bianconeri' per la Nazionale... di domani

    Juve, quanto è azzurro il futuro? Chi sono i 'bianconeri' per la Nazionale... di domani

    • Michele Antonelli
    La Nazionale di nuovo fuori dal mondo si interroga. Dopo il tracollo, è un passaggio obbligato. Uno dei temi del dibattito è la mancanza di pedine dalle big, i club di vertice che in passato hanno costituito l'ossatura di gruppi storici e vincenti. Esempio? Il blocco Juve. L'Italia fonda parte della sua storia sul bianconero, ma nell'ultimo periodo sono diminuiti i giocatori a disposizione del ct. Oggi, per la Juventus, quanto è azzurro il futuro?

    IL PRESENTE - Se la rosa dell'Italia campione d'Europa aveva potuto contare sulla solidità in difesa di Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini e sulle qualità offensive di Federico Chiesa e Federico Bernardeschi, le convocazioni per tentare l'assalto al Qatar hanno messo in luce la mancanza di bianconeri nell'assetto della Nazionale. Per vari motivi. Infortunato Chiesa, assente dai convocati Bernardeschi, out per Covid-19 Locatelli (arrivato a Torino in estate), non al meglio Bonucci e Chiellini (unico bianconero in campo contro la Macedonia del Nord, subentrato a pochi minuti dal termine). 

    IL PUNTO SUI PRESTITI - Under 23 a parte, sono diversi i bianconeri "futuribili". Un nome su tutti? Nicolò Fagioli. Il centrocampista classe 2001 è uno dei protagonisti della Cremonese di Fabio Pecchia, che sogna il grande ritorno in Serie A (1832 minuti in stagione, suddivisi in 27 presenze, con 3 reti e 6 assist a referto). Di recente, in conferenza stampa, si è espresso così sul momento del calcio italiano: "Vedo che in Spagna, forse in Inghilterra un po’ meno, ma anche in Germania e Francia, i giovani giocano di più rispetto all’Italia. Qui da noi, quando un giovane gioca e poi magari nei top club sbaglia una partita o due, si critica subito. Si dice che non è pronto e che magari deve andare a fare prima un’esperienza fuori, quindi anche per l’allenatore è difficile farlo giocare con continuità. Non ha tutti i torti Nicolato a dire che nei principali campionati in Italia si fa fatica a dare fiducia, anche noi lo sentiamo e lo vediamo. Speriamo che con il tempo cambino le cose". Punto di riflessione. Per il sistema, ma anche per la Juventus, che valuta con attenzione. I ragionamenti in casa Juve non mancano nemmeno per altri profili interessanti come Filippo Ranocchia e Nicolò Rovella. Due centrocampisti. Il primo, classe 2001, è in prestito al Vicenza, in Serie B, e sta portando avanti una stagione discreta, di sicura importanza nel suo percorso di crescita. Per lui, un buon utilizzo finora (1784 minuti suddivisi in 23 presenze e un gol in campionato). Rovella cresce invece in Serie A, con la maglia del Genoa. Finora ha collezionato 1478 minuti in stagione (suddivisi in 21 presenze, 20 in A e una in Coppa Italia) e 4 assist. Rovella, Fagioli, Ranocchia: 11, 3 e 2 presenze in Under 21. Prove generali di azzurro.

    "STEP BY STEP" - Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri ha chiarito in diverse occasioni la sua filosofia. "I ragazzi? Prima di valutare un inserimento in prima squadra e pensare alla Serie A, devono giocare anche in B, è importante. E devono fare tante partite. Questo è un percorso che purtroppo non si fa spesso e c’è il rischio che i giocatori si perdano per strada". Gavetta, metodo Max. Perché per l'allenatore è fondamentale l'esperienza. Bisogna giocare, anche a livelli inferiori. In questo discorso si inserisce Federico Gatti, difensore preso a gennaio (strappato alla concorrenza del Torino) e lasciato al Frosinone fino al termine della stagione. Ex muratore, classe '98, in stagione conta 30 presenze (29 in campionato, una in Coppa Italia). Minuti giocati? 2666. In estate verrà valutato. Potrebbe restare a Torino, in alternativa ai titolari, o essere girato come pedina di scambio in altre trattative. La dirigenza ragiona.

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