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  • Juve, retroscena Douglas Costa: a gennaio è stato vicino a Bayern Monaco e Psg

    Juve, retroscena Douglas Costa: a gennaio è stato vicino a Bayern Monaco e Psg

    • Nicola Balice
    La stagione scorsa era finita con la separazione da Max Allegri e con la ferma volontà di Douglas Costa di restare alla Juve. Poi è arrivato Maurizio Sarri, che ha subito messo il brasiliano al centro del proprio progetto tattico, anche ufficialmente, parlando proprio di lui nella conferenza stampa di presentazione a proposito degli elementi di maggior talento da cui partire. In effetti la partenza è stata la migliore della sua vita juventina, per poi perdersi di nuovo tra un infortunio e l'altro. Tanto che a gennaio la Juve è tornata a prendere in considerazione l'idea di una cessione di Douglas Costa, se solo fosse arrivata la proposta giusta a livello economico o di contropartite tecniche.

    SUL PIATTO – Si era fatto sotto il Bayern Monaco, in maniera anche piuttosto concreta. Ma le proprie condizioni non potevano andare bene alla Juve, soprattutto considerando il muro del Parma riguardo la posizione di Dejan Kulusevski: prestito con diritto di riscatto, a queste condizioni lo voleva il Bayern, a queste condizioni la Juve ha detto no. Ma di Douglas Costa si è parlato soprattutto con il Paris Saint Germain. A lungo si è trattato per Emre Can e Leandro Paredes, Mattia De Sciglio e Lavyin Kurzawa. In questi discorsi era stato inserito anche Douglas Costa, con Leonardo che avrebbe regalato di buon grado il brasiliano a Tomas Tuchel, gradito anche più dello stesso Emre Can. Tra un nome e l'altro però i conti non sembravano mai quadrare, alla fine la Juve ha preferito restare così, trattenendo Douglas Costa in attesa di una reazione continuativa: al di là di quando finirà e quanto durerà, la seconda parte di stagione sa tanto di ultima chance per l'attaccante brasiliano. Che in futuro potrà fare molto comodo in quello che sarà il mercato degli scambi, una carta buona per più tavoli, anche in Liga e Premier, con il Manchester City di Pep Guardiola particolarmente attento. Ma ci sarà tempo per questo.

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