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  • Juve su Teixeira:| Immobile lontano, c'è Gabbiadini

    Juve su Teixeira:| Immobile lontano, c'è Gabbiadini

    Conte dice sì, ma il Bologna fa muro... Smentito interesse per Baros.
    Immobile lontano, si punta su Gabbiadini.
    Davanti al secco no di Preziosi sul fronte Immobile, tornano inevitabilmente a salire le azioni di Manolo Gabbiadini, giocatore in prestito al Bologna e in comproprietà fra Juventus e Atalanta. E indagando un pizzico più a fondo si viene a scoprire quanto Antonio Conte sia molto attento alla crescita del 21enne attaccante di Calcinate. Il tecnico bianconero è rimasto favorevolmente colpito dalle ultime prestazioni di Gabbiadini, dalla duttilità tattica di un attaccante davvero moderno sotto ogni punto di vista: qualità senza le quali non si riceve il pass per il pianeta Conte. Insomma, Gabbiadini non va comunque considerata l’ultima scelta di questo mercato. Anzi, una volta a Vinovo non sarebbe sorprendente vederlo velocemente scalare posizioni là davanti. Detto questo, il Bologna al momento resiste, spera che la Juventus peschi altrove, ma fra una settimana (non di più) potrebbe trovarsi costretto a studiare, naturalmente insieme e in accordo con la dirigenza bianconera, soluzioni alternative all’altezza dell’azzurro under 21. D’altronde i rapporti fra i due club sono stretti stretti: in rossoblu giocano parecchi ragazzi legati al club torinese, come per esempio Sorensen, Pasquato e Taider.


    Gennaio al risparmio Per qualche giorno ancora, comunque, l’amministratore delegato Beppe Marotta e il direttore sportivo Fabio Paratici attenderanno notizie dai vari Drogba, Llorente e Lisando Lopez, tenendosi allo stesso tempo pronti a cogliere eventuali occasionissime dell’ultimo momento (smentito Baros), anche se all’orizzonte non si vedono grandi attaccanti in rotta con questo o quel club, e quindi pronti a cambiare aria a basso (bassissimo) costo. E di soldi la Juve non ne spenderà a gennaio. Giusto così. Il progetto deve andare avanti senza «scatti economici» improvvisi e attualmente insostenibili. Mattone dopo mattone, dirigenti e Conte stanno allestendo una società solida, una squadra tecnicamente competitiva e un vivaio sempre più importante, già in grado di bussare alla porta della prima squadra. Il top player arriverà, ma è l’ultimo step del progetto nato sotto la regia di Andrea Agnelli. Il grande investimento è previsto in estate, quando fra l’altro arriverà di sicuro (e a costo zero) il nazionale spagnolo Fernando Llorente. Il Bayern e la Bundesliga in generale insegnano quanto sia fondamentale programmare e crescere senza scorciatoie. Ha ragione Conte quando dice che «al momento per noi è fondamentale confermarci in Italia. Rivincere lo scudetto sarebbe già un’impresa straordinaria».
    (Gazzetta dello Sport)


    Tre gare per capire se pressare Preziosi per Immobile o forzare su Llorente. L’Udinese, il Genoa e tra loro c’è la Lazio in Coppa. Si accende la lotta scudetto, va capito come sta Vucinic e come la squadra reagirà. E se Drogba accettasse...
    MAROTTA DECIDE IN OTTO GIORNI.
    Otto giorni per decidere. E le risposte alle domande arriveranno da tre partite allo Juventus Stadium: due di campionato e una di Coppa Italia. L’Udinese domani, la Lazio martedì e il Genoa tra due sabati. Già, proprio il Genoa di Ciro Immobile. Che incrocio cruciale: e chissà se tra otto giorni la determinazione di Enrico Preziosi sarà la stessa. Oggi non ci sono segnali che inducano a pensare il contrario: Immobile è troppo importante per il Genoa, Padoin e Marrone la Juve non vuole cederli. Insomma. è dura metterla in piedi. Ma non è solo questo. Tra otto giorni le valutazioni saranno più chiare anche per la Juve.


    TRE GARE PER CAPIRE - La restituzione dei due punti al Napoli accende ulteriormente la lotta scudetto, il momento dei bianconeri non è dei migliori, là davanti la tendinopatia di Vucinic qualche apprensione la crea (dovrebbe fermarsi, la cosa più plausibile è quella di gestirsi: sempre un problema per la Juve). poi sarà contato poco finora, ma Bendtener è ko. Con Matri, Giovinco e Quagliarella i numeri ci sono, ma sono stretti stretti. Insomma, se tra l’Udinese, la Lazio e il Genoa dovessero arrivare altri segnali di allarme allora si proverebbe a correre ai ripari. Valutando anche situazioni ora impensabili. E correre ai ripari significa pesare anche le opportunità dell’ultim’ora (in fondo il trittico di impegni si chiude il 26 gennaio, ci sarebbero altri cinque giorni di operatività sul mercato). Forse per questo la Juve non accelera su nessun fronte. E la resistenza del Genoa le può persino far comodo. Perché la stima per Immobile è totale (e Conte l’ha dichiarata a chiare note). Ma sapere come sta Vucinic diventa decisivo per pensare a forzare o no la mano su altri fronti. A quel punto, insomma e questo anche Conte lo ha fatto capire, potrebbe servire quel qualcosa in più.

    SCELTE - Le piste ci sono. Un assalto a Fernando Llorente fino all’ultimo minuto non va escluso: certo non hai 5 milioni che ora pretenderebbe l’Athletic Bilbao. Ma al massimo la metà di quella cifra. Anche perché Llorente a luglio sarà bianconero. E Drogba? L’ivoriano è in Coppa d’Africa, la Juve gli ha offerto sei mesi di contratto, lui vuole di più. C’è solo da capire se a fine gennaio desideri e necessità del bomber ex Chelsea che ha un contratto in Cina con lo Shanghai e del club bianconero non si possano per caso incontrare. Solo così si potrebbe riaprire il discorso (e anche in questo caso la trattativa è stata confermata e congelata dallo stesso Conte). Lisandro Lopez è un’altra idea ma solo per il prestito. Osvaldo è un attaccante a cui la Juve ha pensato, ma pare davvero difficile inserirlo in una ipotesi concreta praticabile a gennaio. Così come altre idee, da Suarez, a Lewandowski, a Belfodil, sono tutte più realizzabili a giugno. A meno che l’emergenza non induca a premere sull’acceleratore. Perché per ora l’imperativo è chiudere una operazione in prestito.

    IMMOBILE - Intanto la vicenda Immobile è lì, con il Genoa che fa muro. Certo, l’indiscrezione di una trattativa aperta (e chiusa a causa del no di Spinelli) per provare a prendere Siligardi può essere letta come la spia della ricerca di una alternativa (e se il Castillo che segue la Juve servisse proprio a questo?). Insomma, la Juve potrebbe prendere coraggio, vista questa mossa del club ligure. Ma non lo farà (o farà in modo di non darlo a vedere). Per tenere fede alla pretattica di mercato. Ancora un po’ di spazio di c’è. Tra otto giorni e tre partite ce ne sarà molto meno. E’ questo il tempo rimasto per decidere. Al 31 mancano quattordici giorni, ma questi otto che scattano da oggi daranno a Marotta, Paratici e Conte le risposte che servono.
    (Corriere dello Sport)
     

    Spiraglio per Teixeira.
    Attacco Juve, puntata... Fate voi. In effetti il tema è datato, ma al momento ancora insoluto. Quindi si va avanti. Anche perché l’allarme scattato ieri per l’infiammazione muscolare che ha colpito Fabio Quagliarella costituisce una sorta di monito sui rischi che un mancato ingresso comporterebbe. La coperta si è accorciata con l’infortunio di Nicklas Bendtner , e rovinata ulteriormente a causa dell’infiammazione tendinea che condiziona Mirko Vucinic . Intervenire non è ancora indispensabile, ma fortemente consigliato.


    GIRO DI BOMBER Oggi è giornata di Lega e ci sarà l’atteso incontro tra Beppe Marotta ed Enrico Preziosi . L’ostracismo fin qui mostrato dal Genoa all’idea di girare Ciro Immobile e/o Marco Borriello alla Juve non ha compromesso i rapporti tra le due società, anche perché la posizione dei liguri è perfettamente giustificata dalla classifica. Infatti non si tratta di una posizione politica, ma prettamente tecnica, al punto che un ingresso nell’attacco genoano cambierebbe in un attimo la situazione. Da questo punto di vista merita segnalare il tentativo in atto da parte di Preziosi per avere dal Livorno l’emergente Luca Siligardi . Tentativo difficile pure questo, perché i toscani sono lanciati nella rincorsa alla promozione e difficilmente andranno a intaccare la rosa in questa fase. Però l’agitarsi del Genoa testimonia che la trattativa con la Juve è tutt’altro che chiusa o... Immobile. Come sembra invece essere quella relativa a Manolo Gabbiadini , con il Bologna determinato a non cedere di un millimetro. Sempre con il Genoa la Juve tratta la cessione di Reto Ziegler , che non necessariamente servirà a portare Immobile a Torino, ma potrebbe comunque essere funzionale, perché i milioni eventualmente incassati per lo svizzero serviranno eccome alla coppia Marotta- Paratici.

    LE INFORMAZIONI La principale novità arriva così dall’estero e riguarda un club (e un giocatore) ben noto alla Juve. Lo Shakhtar Donetsk ha infatti messo a segno un acquisto importante: il brasiliano Taison , prelevato dal Metalist Kharkiv in cambio di 25 milioni di euro. Un’operazione di alto profilo, che ovviamente non è finalizzata a rinforzare la panchina, ma a individuare un titolare fatto e finito. Il che apre scenari interessanti per la Juve. Taison infatti occupa la stessa posizione di campo di Alex Teixeira , il goleador dello Juventus Stadium che pare essere molto gradito ad Antonio Conte . In occasione della trasferta di Donetsk, infatti, il tecnico si è informato con persone dell’entourage di Mircea Lucescu sulle caratteristiche caratteriali del brasiliano. Quelle tecnico-tattiche lo avevano già colpito. La situazione si può leggere così: a differenza di Lisandro Lopez , che alla Juve interessa ma per al massimo cinque mesi, il ventiduenne Teixeira potrebbe essere un acquisto utile per il presente ma pure in prospettiva. Il punto è convincere Lucescu a rinunciarvi, perdipiù con la formula del prestito oneroso con successivo riscatto estivo. Indubbiamentenon sarà facile, ma lo spiraglio si è aperto e i dirigenti juventini proveranno a capire se può trasformarsi in un “porte aperte”.

    ALE & MAX Non scemano infine le voci su un’imminente offerta milanista per Alessandro Matri . Qualora la richiesta arrivasse davvero, Marotta e Paratici si troverebbero in un bell’impiccio. Il noto gradimento di Max Allegri per il suo ex allievo garantirebbe infatti una cessione alle “giuste” condizioni. Il che alla luce del rendimento recente di Matri non è una cosa così scontata. Aggiungiamoci che l’interesse del Milan potrebbe sfumare in caso di allontanamento futuro di Allegri e se ne ricava un quadretto da mal di testa. Perché l’alternativa sarebbe: vendere Matri in questa penuria di attaccanti o tenerlo con il rischio di avere poche offerte in estate. Di sicuro in nel primo caso un attaccante alternativo andrebbe subito acquistato. Un bel rebus, non l’unico che accompagna la dirigenza bianconera in questi giorni.
     


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