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  • Juve, tutta la verità su Hojbjerg

    Juve, tutta la verità su Hojbjerg

    • Nicola Balice
    C’è una Juve che pensa a programmare il futuro. In questo senso l’affondo per Vasilije Adzic mette in chiaro le ambizioni del club bianconero anche dopo l’arrivo di Cristiano Giuntoli. Ma c’è una Juve che deve anche pensare al presente. E a gennaio non potrà farsi trovare impreparata, per quanto Max Allegri sia riuscito a compattare il gruppo e a renderlo il reale rivale dell’Inter per la conquista dello scudetto, rimane quel doppio buco in organico rappresentato dalla squalifica di Nicolò Fagioli e dalla sospensione (per ora) di Paul Pogba che va colmato in qualche modo.

    UN COLPO - Un colpo, almeno, verrà quindi messo a segno. Sempre però alle condizioni imposte da degli equilibri di bilancio che devono avere la priorità: tra presente e futuro ecco che allora la Juve continua a cercare giocatori già pronti e facilmente inseribili in questo contesto, ma anche da poter prendere senza vincolare investimenti eccessivi, quindi in prestito con diritto di riscatto e senza obblighi. Condizioni che per esempio garantirebbe il Manchester City sul fronte Kalvin Phillips, anche per tenerlo lontano da ostiche rivali in Premier: un profilo che però non convince per caratteristiche lo stesso Allegri, l’allenatore vorrebbe sì un rinforzo ma che non sposti i delicati equilibri raggiunti, serve quindi una mezzala di inserimento e non un alter ego di Manuel Locatelli per essere chiari. Ecco perché, incassato il no dell’Atletico Madrid per Rodrigo De Paul e senza voler stravolgere i propri piani per Lazar Samardzic nonostante il tentativo del Napoli, in pole position continua a restare Pierre-Emile Hojbjerg del Tottenham.
     

    LA SITUAZIONE – Resta l’ostacolo, non di poco conto, rappresentato dal club inglese. Perché il danese ha chiesto in tempi non sospetti la possibilità di lasciare la base Spurs essendo comunque considerato un’alternativa o poco più da Ange Postecoglu, agenti e intermediari sono al lavoro da settimane e hanno posto proprio il progetto bianconero in cima alla lista delle preferenze del giocatore che pure è corteggiato dalle sempre presenti Atletico Madrid e Napoli. A mancare però è l’apertura del Tottenham ad andare incontro alle esigenze della Juve, chiari i segnali lanciati riguardo il fatto che prima servirebbe un sostituto anche considerando infortuni e Coppa d’Africa, ancor più chiari quelli relativi al fatto che serviranno circa 25 milioni per cedere il danese a titolo definitivo o in prestito con obbligo condizionato facilmente raggiungibile. Ci sono quindi le preferenze, della Juve e di Hojbjerg, ma anche la distanza dalle richieste del Tottenham. Serve tempo, ma la Juve ci prova. E Hojbjerg ci spera.

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