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  • Juventus, Valencia e le vie del mercato: da Gayà a Ferran Torres, il punto

    Juventus, Valencia e le vie del mercato: da Gayà a Ferran Torres, il punto

    Juve contro Valencia. Inizia così la nuova rincorsa alla Champions League della formazione di Massimiliano Allegri, con gli occhi puntati sull'obiettivo di iniziare con una vittoria per agevolare un girone insidioso, ma anche ai gioielli del club spagnolo. Juve e Valencia sono club legati da un filo conduttore anche in chiave mercato, come dimostrano le operazioni Zaza e Cancelo in epoca recente o il trasferimento in Spagna di Pablo Longoria, ex capo degli osservatori bianconero e oggi direttore dell'area tecnica del Valencia.

    DA GAYA A GUEDES - Rapporti consolidati che in ottica futura potrebbero porre la squadra campione d'Italia in una posizione privilegiata per i calciatori più interessanti della collezione di Marcelino. Tra questi rientra un pallino di vecchia data come il terzino classe '95 José Gayà, una delle papabili alternative ad Alex Sandro, sotto contratto fino a giugno 2023. Prodotto del settore giovanile dei pipistrelli è anche l'esterno destro classe '97 Carlos Soler, stellina anche della nazionale spagnola Under 21, legato al suo attuale club fino a giugno 2021. Difesa, centrocampo e pure attacco. Inavvicinabile ad oggi Gonçalo Guedes, ritornato a furor di popolo dal Paris Saint Germain, ma attenzione perché il suo procuratore si chiama Jorge Mendes, lo stesso di Cancelo e Cristiano Ronaldo.

    IL NUOVO JOAQUIN - Più alla portata oggi un altro giocatore della scuderia del super-agente portoghese, l'attaccante classe '95 Santi Mina, esploso con la maglia del Celta Vigo e consacratosi proprio a Valencia. E' invece dal Mondiale Under 17 dell'anno scorso, chiuso dalla Spagna al secondo posto, che gli osservatori della Juve non tolgono gli occhi di dosso da Ferran Torres, promettente attaccante esterno classe 2000 che Marcelino ha lanciato stabilmente in prima squadra con l'obiettivo di farne un nuovo Joaquin. Il suo contratto scade nel 2021, ma a spaventare è la clausola rescissoria da 100 milioni di euro.

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