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  • Juvemania: Sarri l'ha combinata grossa, ma niente processi. L'importante era ripartire!

    Juvemania: Sarri l'ha combinata grossa, ma niente processi. L'importante era ripartire!

    • Stefano Discreti
    Dove eravamo rimasti?
    Quasi 100 giorni dopo, la Juventus ricomincia da dove aveva finito: da una partita disputata all’interno di uno Stadium quasi completamente vuoto (a porte chiuse) in cui le voci dei protagonisti la fanno da padrone.
    Non era facile ripartire dopo così tanto tempo e quindi, almeno per questa volta, non saremo troppo severi nei giudizi.
     
    L’errore di Ronaldo
     
    E dire che la partita contro il Milan era iniziata nel migliore dei modi.
    Subito una serpentina ubriacante di Alex Sandro con assist al bacio per Douglas Costa che sfiora il gol del vantaggio a gara appena cominciata.
    Quindici minuti di assoluto dominio bianconero del campo con il goal che sembra solo una questione di tempo, un dettaglio.
    Poi il minuto che cambia tutto.
    Al 16’ Cristiano Ronaldo sbaglia il calcio di rigore che Orsato aveva concesso al Var per l’evidente fallo di mano di Conti in area di rigore. Nella concitazione della ripartenza dell’azione Rebic si lascia andare ad un’incomprensibile entrata folle su Danilo che lascia il Milan in 10 per tutto il resto della partita.
     
    La svolta
     
    A quel punto, con la Juventus che aveva iniziato in quel modo assatanato, il Milan alle corde ed anche in inferiorità numerica era lecito anche aspettarsi una goleada.
    Ed invece è successo l’esatto opposto.
    Il minuto decisivo della gara invece di svegliarla e renderla ricca di gol ed emozioni ha finito lentamente per addormentarla, minuto dopo minuto, mantenendo in bilico la qualificazione per la finale di Coppa Italia fino alla fine ma senza più vere occasioni da gol o quasi, da una parte e dall'altra.
    Se non fosse che stiamo commentando una partita disputata dopo oltre 3 mesi di stop ci sarebbe da mettere sul banco degli imputati un bel po’ di giocatori, a partire dal fenomeno Cristiano Ronaldo che, rigore sbagliato a parte, è apparso fuori giri così come Pjanic a centrocampo.
    Nella zona nevralgica del campo si è salvato il solo Bentancur, per il resto sia prima che dopo “l’errore” dichiarato di Sarri tanta imprecisione.
     
    L’errore di Sarri
     
    Eh si, perché Sarri (con tutte le attenuanti del caso) l’ha combinata davvero grossa quando al 18’ della ripresa, facendosi prendere la mano dalle nuove regole in termini di sostituzioni, ha cambiato in pratica il centrocampo in blocco salvando il solo Bentancur.
    Le entrate contemporanee di Khedira, Rabiot e Bernardeschi hanno avuto l’effetto tipico delle amichevoli estive, abbassare del tutto o quasi il livello agonistico della partita. Da quel momento in poi la gara è sembrata un torneo d’Agosto, anomalo solamente nella cornice di pubblico vuota.
    Sarri, nel dopogara, rispondendo su Rai Sport ad una domanda di Paolo Rossi, ha ammesso in modo colorito e senza mezzi giri di parole l’errore che però non ha sortito effetti negativi sull’esito della qualificazione.
    Finale a Roma doveva essere e finale conquistata è stata.
    Con un doppio pareggio (1-1 all’andata) e 0-0 al ritorno la Juventus elimina un rabberciato Milan (salvato da Romagnoli, Kjaer e Donnarumma) e si qualifica per la finale di Coppa Italia di mercoledì prossimo.
    Nel doppio confronto, diciamolo, la grande differenza in essere tra le rose e i rispettivi rendimenti di stagione non si è assolutamente vista.
    Merito del Milan o demerito della Juventus?
    Di certo se questa partita fosse stata disputata il 4 Marzo 2020 come da regolare calendario, oggi sarebbe giusto chiedersi perché la Juve gioca così male.
    Dopo tre mesi di stop no, invece.
    L’importante era ripartire.
    @stefanodiscreti
     

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