Juvemania: Pogba 'in affitto' è il sogno di Paratici. Ma vale la pena cedere Pjanic?
"Che ci sia meno cash è sotto gli occhi di tutti. Il momento è difficile dappertutto, penso che ci saranno scambi e formule più creative. Magari prestiti lunghi: se non puoi comprare una casa vai in affitto, quindi se non puoi prendere un giocatore a una certa cifra, cerchi di "affittarlo" per più tempo possibile. Si proverà così a diluire i pagamenti usufruendo dei giocatori per più tempo possibile".
Queste sono le dichiarazioni recentemente rilasciate da Fabio Paratici ai microfoni di Sky Sport.
Ma cosa vogliono dire nello specifico le parole del dirigente juventino?
Sicuramente che la prossima sessione di calcio mercato sarà in assoluto la più anomala di sempre. L’effetto emergenza Covid-19 è destinato a mutare gli equilibri del settore, soprattutto in termini di liquidità finanziaria. Assisteremo quindi ad una campagna acquisti fatta di scambi e di “affitti”. Gli scambi non sono certo una novità nel settore, anzi soprattutto per la ricerca spietata delle plusvalenze negli ultimi anni se n’è abusato già in maniera importante.
Gli “affitti” invece sono una pratica effettivamente meno diffusa. Pensiamo però ad esempio al prestito biennale di Alvaro Morata a suo tempo concesso dal Real Madrid alla Juventus riservandosi il diritto di riscatto poi effettivamente esercitato. Ecco, ad esempio, la formula del prestito a lungo termine con diritto futuro di “recompra” da stabilire tra le parti potrebbe diventare l’operazione simbolo del prossimo calciomercato post Covid-19 dove mancherà il cash.
Gli “affitti” per la Juve
Se pensiamo alla formula del prestito a lungo termine, dell’affitto, i primi nomi che ci vengono in mente sono quelli di Pogba e Van de Beek. Difficile ipotizzare che la Juventus per rinforzare il centrocampo possa finanziare questi acquisti esclusivamente per contanti sopratutto in un momento storico come quello attuale. Difficile anche però che squadre come Manchester United e soprattutto Ajax possano accettare in cambio per i propri gioielli contropartite tecniche non gradite o troppo onerose nell’ingaggio. La soluzione dell’affitto nello specifico sarebbe quindi la migliore in assoluto, soprattutto per la Juventus. Avvalersi delle qualità di almeno uno dei due giocatori nel prossimo biennio rappresenterebbe sicuramente un valore tecnico aggiunto nel settore nevralgico del campo bianconero, quello che più necessita di rinforzi.
Gli scambi possibili
Discorso diverso invece per quanto riguarda gli altri nomi abbinati alla Vecchia Signora in questo periodo di blocco dei campionati. Jorginho, Emerson Palmieri, Icardi e Arthur sembrano soluzioni valide per la prossima stagione solo in presenza di scambi concordati tra le rispettive parti. I nomi pronti ad esser sacrificati in casa juventina sono noti: Pjanic su tutti, Alex Sandro, Bernardeschi, De Sciglio, probabilmente Douglas Costa oltre alla complicata e difficile situazione da gestire di Gonzalo Higuain, ormai ai titoli di coda nella sua storia bianconera. Sarà fondamentale che Paratici e Nedved, a differenza della scorsa campagna acquisti, mettano in campo una programmazione ad incastro perfetta, cercando di plasmare al massimo la Juve che verrà sulla base delle indicazioni ricevute da Mister Sarri.
Con le note difficoltà finanziarie in essere per tutti, sbagliare uno scambio o complicarsi il monte ingaggi con il prestito errato, potrebbe rovinare un intero progetto con pochissime possibilità di rimediare successivamente all’errore commesso.
Se Pjanic è ormai (come sembra evidente a tutti) il gioiello in vetrina, la prima cosa da capire è: quale sarà la priorità tecnico/tattica in casa bianconera su cui andare a puntare che varrà in pieno il suo sacrificio?
Sbagliare questa scelta potrebbe già esser determinante per condizionare la prossima stagione in negativo.
