
Juventus, 5 problemi irrisolti da sbrogliare per l'estate
SPENDING REVIEW - Ovviamente le mani di Giuntoli non sono libere al 100%. Il faro, la linea guida più importante è stata ribadita a più riprese sia dalla proprietà che dallo stesso dirigente: sostenibilità. Il bilancio che si chiuderà al 30 giugno, quello senza gli introiti delle coppe europee sarà il più in perdita delle ultime stagioni e, necessariamente, serviranno dei sacrifici e della genialità per poter mettere in atto un piano di ripartenza competitiva. Lo ha ribadito lo stesso ds nell'intervista di ieri : "Tutti conosciamo da dove veniamo. Dobbiamo rimettere a posto i conti. E' un percorso, non ci perdiamo d'animo, siamo la Juventus, abbiamo fiducia e faremo del nostro meglio per riuscirci".
LEGGI QUI - Giuntoli è davvero soddisfatto di questo questa Juve?
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1) L'ALLENATORE
Giuntoli può essere davvero contento del rendimento di questa Juventus e di Massimiliano Allegri? Almeno a parole sì, come confermato ieri: "Noi siamo contenti di Allegri che sta facendo un grandissimo lavoro. A fine anno, con le carte in tavola, programmeremo il futuro insieme. In questo momento c'è anche un contratto, non è necessario rinnovare per proseguire". Eppure i contatti con Thiago Motta sono stati reali e concreti e quello che dice il ds bianconero è strettamente legato ai 20 milioni lordi che ballano con l'allenatore livornese e il suo staff per un eventuale addio. Questione di conti e di fiducia, ma una scelta dovrà essere fatta al più presto.

2) CHIESA
Strettamente legato ad Allegri c'è anche il discorso legato al futuro di Federico Chiesa. L'esterno italiano è scontento del modo in cui viene impiegato, scontento di essere sempre il primo cambio, scontento del futuro che gli si prospetta davanti con un solo anno di contratto rimasto. La Juventus invece è scontenta che da tempo si lavori ad un rinnovo per spalmare ingaggio e ammortamento che non arriva nonostante la grande pazienza avuta nell'aspettarlo durante il periodo buio degli infortuni al ginocchio. Per tenerlo serve un rinnovo che vada oltre il 30 giugno 2025, e una centralità e un modulo differente che ad oggi con Allegri difficilmente otterrà. Per cederlo, invece, servirà un'offerta concreta da almeno 40 milioni di euro che oggi all'orizzonte non c'è. Cosa farà Giuntoli?

3) RABIOT E IL CENTROCAMPO
Più urgente di quello di Chiesa c'è inevitabilmente da discutere il futuro di Adrien Rabiot, con gli ultimi contatti per il rinnovo che non sono andati a buon fine. L'anno scorso arrivò un prolungamento annuale, ma il problema, 10 mesi dopo, si sta riproponendo. Il perno del centrocampo di Allegri, l'insostituibile, è ancora in scadenza al 30 giugno 2024 e questa volta sta ponendo dei freni al rinnovo coi bianconeri. Vuole concentrarsi prima sull'Europeo e poi, eventualmente, rilanciare sul discorso ingaggio che, questa volta, vorrebbe ben superiore all'ultima firma da 7 milioni annui. Per l'allenatore livornese è insostituibile, per la Juventus anche perché oltre a lui il centrocampo bianconero necessiterà di una rivoluzione. Due sono gli innesti, i colpi titolari, da inserire in organico, se partisse anche lui a gratis diventerebbero addirittura 3, e senza budget l'impresa diventerà proibitiva.

4) CHI FINANZIA IL MERCATO?
Giuntoli come detto ha le mani legate a livello economico, ma per la prossima stagione sono almeno 4 i colpi chiesti e necessari per il salto di qualità e per tornare competitivi. Un difensore centrale, due centrocampisti e un attaccante sono gli obiettivi, ma se dovranno essere top dovranno essere finanziati da almeno una super cessione che generi valore e plusvalenze oltre alle cessioni "minori". Soulé, Huijsen, De Winter, Barrenechea e gli altri "baby" potranno assicurare un primo mini tesoretto, ma non basterà. Giuntoli ascolterà le offerte che arriveranno per tutti i big in rosa, a partire da Gleison Bremer (l'anno prossimo si attiverà una clausola da 60/70 milioni che però con un gentlemen agreement può valere anche quest'anno) che piace al Manchester United passando per il già citato Chiesa e anche per Dusan Vlahovic che ha mercato in Premier League. Chi finanzia il mercato?

5) IL PROBLEMA DEL GOL
La Juventus in questa stagione ha tenuto botta con l'Inter finché ha potuto grazie alla solita difesa di ferro e alle vittorie di corto muso, ma è evidente che in stagione sia sorto un grande problema in zona gol. Quello bianconero è soltanto il sesto attacco del campionato (con una partita giocata in più, altrimenti sarebbe stato settimo) e avendo segnato 20 gol in meno dell'Inter e soltanto 7 in più del Frosinone oggi terzultimo in cui tra l'altro gioca una folta colonia bianconera. Se manca Vlahovic la squadra non gira ed è lì che si dovranno fare ragionamenti importantissimi. Chiesa, Yildiz, Mlik e Kean sono stati per motivi differenti starring partners non all'altezza. Attraverso il gioco o attraverso il mercato una soluzione dovrà necessariamente essere trovata.