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  • Juventus, corsa contro il tempo per McKennie. E il rinnovo sta arrivando

    Juventus, corsa contro il tempo per McKennie. E il rinnovo sta arrivando

    Si è fermato anche Carlos Alcaraz. E definire il centrocampo della Juventus in emergenza sembra un eufemismo. Se si giocasse ora contro l'Atalanta dovrebbe scendere in campo una mediana sperimentale ancor più che inedita: ai lati di Manuel Locatelli infatti dovrebbe esserci posto per due tra Fabio Miretti, Andrea Cambiaso, Joseph Nonge Boende o Hans Nicolussi Caviglia. Quanto basta per capire perché verrà chiesto a Weston McKennie di tentare l'impresa e provare a essere disponibile per domenica sera, nonostante la lussazione alla spalla rimediata contro il Frosinone imporrebbe un po' di tempo in più per recuperare in condizioni normali: in fondo era già successo qualche mese fa con lo stesso Locatelli, chiamato a giocare sul dolore nonostante una costola rotta. In allenamento segnali positivi sono già stati lanciati dall'americano, decisivi saranno i prossimi giorni e ogni ora verrà sfruttata per provare a mettere in sesto McKennie. Diventato fondamentale sotto ogni punto di vista, più di quanto potesse immaginare a inizio stagione e non solo perché era sostanzialmente fuori progetto e quasi fuori squadra. È cambiato tutto, l'ha cambiato lui. Tanto che con la Juve parla sì di un futuro diverso, ma sempre insieme.

    IL RINNOVO – Se ne parla meno rispetto ad altri rinnovi di contratto, il suo forse non è più o non è ancora o magari non è mai stato una volto da copertina. Però quella data di scadenza fissata al 30 giugno 2025, dopo il rilancio totale di questa stagione, ha imposto ugualmente riflessioni immediate che stanno portando a una conclusione comune: prolungamento di contratto, sostanzialmente con lo stesso ingaggio compreso tra i 2,5 e i 3 milioni netti. Altri due anni insieme, per cominciare, dunque. Con McKennie che così e almeno per un po' si toglie da quel mercato dove è rimasto a lungo salvo scoprire di aver perso quell'appeal che aveva in passato, l'esperienza in Premier lo ha ridimensionato in questo senso ma anche rivitalizzato in termini di motivazioni e atteggiamento. È un altro giocatore quello che si è ripreso la Juve. Per non lasciarla più, almeno per un po'.

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