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    Juventus, Fagioli al 2° incontro sulla ludopatia: 'L'adrenalina mi ha travolto. Un anno fa il momento peggiore, ero malato'

    Juventus, Fagioli al 2° incontro sulla ludopatia: 'L'adrenalina mi ha travolto. Un anno fa il momento peggiore, ero malato'

    • Redazione CM
    Il centrocampista della Juventus, Nicolò Fagioli, sta proseguendo il suo percorso di riabilitazione per la ludopatia. Una malattia vera, che lo ha portato a compromettere una parte della sua carriera subendo un'importante squalifica che gli sta costando la stagione con la squadra bianconera.

    INCONTRO IN VAL DI SUSA - Arrivato al cinema di Condove, in Val di Susa, Fagioli è stato protagonista dell'incontro di sensibilizzazione "Lo sport non è azzardo" a cui hanno partecipato anche moltissimi ragazzi. Accanto a lui, lo psicologo Paolo Jarre, che lo accompagna nel percorso di recupero. Ecco le sue parole dal palco riportate da La Stampa.



    LA MALATTIA - "Un anno fa il momento più brutto, capivo che era una malattia. Ho chiesto aiuto e ora eccomi qui. Era il periodo più difficile. Ero ancora dentro al gioco, e finché non è successo tutto questo casino era un problema, con gli amici e con la famiglia".

    SONO FELICE - “Adesso sto bene e sono felice”

    TRAPPOLA - “Avevo tempo, e la noia mi ha portato a giocare, era un riempitivo. Poi è diventata una malattia. Perdi soldi e lo nascondi ai genitori. E diventa una malattia”.

    DA SOLO NON SI PUO' - “Ho chiesto aiuto. Bisogna chiedere aiuto. Adesso sto giocando spesso a tennis, oppure vado con gli amici a giocare a padel. Faccio sport, sto con gli amici e la famiglia molto più di prima. E questo mi aiuta, tanto”.

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