
Juventus, Thiago Motta e gli attaccanti bianconeri: chi gli piace, chi no e cosa cambierebbe, nel gioco e nei nomi
- 56
Rispetto alla rosa della Juventus, Motta sottolinea come la Juve sia "piena di giocatori moderni, duttili e capaci di fare tutto. Oggi sono pochi i fenomeni, bisogna essere pronti". E poi, parlando dei centrocampisti, spiega: "Per me i centrocampisti devono fare tutto. I centrocampisti devono difendere, attaccare, saper giocare, fare contrasto, fare gol".
Un capitolo importante del Motta-pensiero, esposto in conferenza stampa, è quello dedicato agli attaccanti della rosa della Juventus. A seguito delle domande che gli sono state rivolte durante la conferenza, l'ex tecnico del Bologna si è soffermato su quasi tutti. E non con frasi banali o di circostanza, ma con parole che hanno tutte, come punto di partenza, uno dei cardini del credo calcistico di Motta: se la squadra funziona anche il singolo funziona meglio.
SCORRI PER LEGGERE: COSA PENSA MOTTA DEGLI ATTACCANTI DELLA JUVENTUS E COSA PUO' ACCADERE SUL MERCATO

ARKADIUSZ MILIK - E' il bomber di scorta, classe 1994 e in scadenza di contratto nel 2026. L'impressione è che Motta preferisca attaccanti più mobili e veloci, ma in assenza di offerte adeguate, il polacco potrebbe anche restare, per continuare a fare il vice-Vlahovic.

MATIAS SOULE' - "Oggi fa parte del gruppo, si sta allenando bene. Al momento è della Juve". Il fatto di puntare a occhi chiusi su Yildiz equivale, come conseguenza quasi inevitabile, a rinunciare al classe 2003 argentino, in scadenza con la Juve nel 2026 e cercato dalla Roma e dal Leicester. Giuntoli aspetterà l'offerta migliore, ma al 99% entro fine agosto Soulé non farà più parte della rosa bianconera.

KENAN YILDIZ - "L'ho visto due giorni fa, mi è sembrato un ragazzo fantastico come avevo sentito. In campo può fare qualsiasi ruolo, ha voglia, disponibilità e talento". A Motta brillano gli occhi quando parla di Yildiz, talento classe 2005 con contratto in scadenza nel 2027 e pronto per essere rinnovato (forse con maglia numero 10). Non importa in quale posizione dell'attacco ("Può fare qualsiasi ruolo"), per il turco nella Juve di Motta ci sarà sempre posto.

FEDERICO CHIESA - "L'ha detto già Giuntoli, alla Juve abbiamo solo calciatori forti e questa cosa vale anche per lui". E' il giocatore sul quale Motta sembra essersi speso con meno entusiasmo, e non è un mistero che Chiesa, classe 1997, in scadenza di contratto nel 2025 e con una trattativa per i rinnovo ferma, sia sul mercato. Sicuramente, se rimanesse, dovrebbe adattarsi alle caratteristiche del gioco di Motta, ma probabilmente le parole di Giuntoli ("Vorremmo puntellare la squadra con ancora un altro giocatore per reparto") riguardano proprio lui per quanto riguarda il reparto d'attacco, con Jadon Sancho o Karim Adeyemi come alternative in caso di cessione di Chiesa.

DUSAN VLAHOVIC - "Le critiche fanno parte del nostro lavoro e vanno accettate. Dusan è un grande giocatore, ha talento ma ha bisogno della squadra. Sia lui che tanti giocatori con il funzionamento della squadra faranno una grande stagione". Classe 2000, in scadenza di contratto nel 2026 e in trattativa (difficile) per il rinnovo del contratto. Detto che nella Juventus non ci sono incedibili, tutto comunque fa pensare, ad oggi, che Vlahovic possa diventare un punto fermo della Juve di Motta. Pur con le difficoltà a far gioco della Juve di Allegri, il serbo ha comunque segnato 41 gol in 101 partite in bianconero in due stagioni e mezza. C'è da credere che, in un gioco a lui più congeniale, possa fare ancora meglio. Ma anche lui dovrà fare la sua parte, dal punto di vista caratteriale ("Le critiche vanno accettate") e di miglioramento tecnico.