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  • Kalas fuggitivo fra Ciad e Libia

    Kalas fuggitivo fra Ciad e Libia

    La storia di Kalas è raccontata nel libro Africa Bomber di Goffredo De Pascale, pubblicato da Add editore.

    In questo sesto e penultimo appuntamento con 'La storia di Kalas', Kalas prosegue la sua fuga verso l'Italia.

    Ho mostrato a Kalas una cartina dettagliata delle rotte che da Agadez conducono ai confini meridionali della Libia, senza riuscire però a individuare quella effettivamente percorsa da lui e da Johnson in quasi un mese di cammino. Riesaminando i piani del suo amico Johnson ricordati da Kalas, la tratta che i due si prefiggevano di coprire corrisponde alla rotta più frequentata dai clandestini in fuga dai Paesi africani occidentali diretti verso le coste libiche.

    Una conferma che quella sia stata la pista più battuta la fornisce Fabrizio Gatti nei reportage che ha pubblicato il «Corriere della Sera» tra il dicembre 2003 e il gennaio 2004. In questi viaggi terrificanti, la rotta migratoria si biforca da Agadez in due direzioni: verso nord-est attraverso l’oasi di Dirkou e verso nord-ovest a Tammanrasset nel sud dell’Algeria. La seconda pista di sicuro non è quella affrontata da Kalas. Il primo percorso sembra invece quello più probabile: segue l’antico tragitto carovaniero alla volta di Madama per poi entrare in Libia nei pressi del posto frontaliero di Tumu, una zona montuosa cui si accede costeggiando il Plateau du Mangueni per poi risalire all’oasi di Sebha in Libia. Le indicazioni che aveva ricevuto Johnson relative alla durata del viaggio che doveva essere di una settimana vanno lette probabilmente come il tempo calcolato orientativamente per raggiungere Dirkou, luogo dove sarebbe stato possibile rinfrescarsi e fare rifornimenti.

    Ma restiamo al deserto. Kalas e Johnson lo attraversano fra settembre e ottobre del 2007 spostandosi così a est da giungere probabilmente in Ciad prima di risalire verso la Libia. Questo spiegherebbe il fatto di non avere incrociato anima viva lungo un percorso che negli ultimi anni ha visto incrementare le presenze. Anche dei militari. Da Agadez a Dirkou la pista è lunga 622 chilometri e occorrono circa quindici ore per percorrerla con un fuoristrada. Più o meno equivalente è il resto del tragitto fino a Tumu.

    I due fuggitivi hanno percorso quindi 1300 chilometri minimo, molti di più se nei pressi di Bilma anziché dirigersi a nord verso Pic Zoumri e Madama si sono spinti a est fino al Ciad e da lì hanno imboccato una pista diretta a settentrione. Johnson potrebbe essere morto appena entrato in Libia, a poca distanza dalle montagne.

    (6.continua)

    Da Africa Bomber di Goffredo De Pascale e Kalapapa “Kalas” Ngeri
    (Add editore, 2010)


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