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  • Karamoh rilanciato da Juric al Toro: ha i numeri che mancano all'Inter, 5 anni dopo il caso Brozovic

    Karamoh rilanciato da Juric al Toro: ha i numeri che mancano all'Inter, 5 anni dopo il caso Brozovic

    • Cristian Giudici
    Il Bologna si conferma una squadra nel destino di Yann Karamoh. Autore del gol che hadeciso il posticipo della 25esima giornata di campionato in Serie A allo Stadio Olimpico Grande Torino. Cinque anni fa l'attaccante esterno franco-ivoriano aveva segnato la sua prima rete in Italia proprio contro il Bologna, quando vestiva la maglia dell'Inter. Era l'11 febbraio del 2018 e Karamoh firmò il 2-1 per i nerazzurri, facendo esplodere di gioia il pubblico di San Siro, che 5 minuti prima aveva sommerso di fischi Brozovic. Il quale, sostiutito da Spalletti che non lo aveva ancora reinventato nel ruolo di regista davanti alla difesa, aveva risposto applaudendo polemicamente. 

    Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. L'allenatore toscano sta dominando il campionato col Napoli, primo in classifica e lanciatissimo verso lo scudetto. Il centrocampista croato ha perso il posto da titolare fisso nell'Inter, ora alle prese con due problemi: la mancanza di continuità e la capacità di dribblare. Quest'ultimo fondamentale è da sempre un pezzo forte del bagaglio tecnico di Karamoh, portato a Milano da Walter Sabatini quando aveva 19 anni. 

    Il prossimo 8 luglio spegnerà 25 candeline, nell'azione del suo ultimo gol ha confermato di saper ancora saltare l'uomo d'istinto ("Nemmeno io ho capito cosa ho fatto") e per compiere il salto di qualità deve risolvere definitivamente il problema della discontinuità. In questo senso il suo 2023 fa ben sperare, infatti nell'ultimo mese Kara-gol ha realizzato 4 reti: la prima a Firenze in Coppa Italia, poi in campionato contro Udinese, Juventus e appunto Bologna. In Italia nello stesso lasso di tempo soltanto Osimhen ha fatto meglio, segnando 6 gol. Sarebbe l'ennesimo calciatore valorizzato da Juric, una garanzia in panchina sotto questo aspetto. Il suo contratto è in scadenza a giugno, ma il Torino può (e vuole) esercitare una clausola unilaterale per prolungarlo per altre due stagioni fino al 2025. Il presidente granata Cairo si frega le mani, pregustando un'altra (vera) plusvalenza sul mercato. 
     

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