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  • #WorldKissDay: da Blanc-Barthez a Casillas e Rakitic, i baci più famosi

    #WorldKissDay: da Blanc-Barthez a Casillas e Rakitic, i baci più famosi

    • Federico Albrizio
    Oggi il mondo celebra quello che grandi artisti come Hayez o Rostand con il suo Cirano di Bergerac hanno trasformato da un atto comune in un gesto icona e immortale: è il KissingDay, la giornata mondiale del bacio, massima manifestazione d'amore in tutte le sue forme. E il calcio che c'entra? Anche il pallone ha un legame tutto speciale con il bacio, capace di assumere tanti significati e valori in vari contesti.

    Pensate a Gianluca Pagliuca e a quel bacio al palo nella finale con il Brasile del '94: "Grazie per avermi evitato una bella figuraccia" quello che ha pensato il portiere dopo la mezza papera sulla conclusione di Mauro Silva che per poco non lo beffava, un bacio incancellabile come, purtroppo, l'esito dei calci di rigore di quella partita. Quattro anni più tardi altri mondiali, quelli di Francia, e altri baci storici: quelli di Laurent Blanc alla 'pelata' del suo portiere Fabien Barthez, un gesto scaramantico che porta la nazionale di casa a vincere la coppa e che i due si porteranno dietro anche nell'esperienza al Manchester United.

    Poi ci sono i baci dello scandalo, che proprio i Red Devils conoscono bene: nel 2010 Gary Neville abbraccia e bacia intensamente Paul Scholes, ma in fondo il centrocampista inglese gli aveva fatto vincere un derby contro il City al 93'... Gioia hot anche quattro anni più tardi: il Siviglia vince la finale di Europa League di Torino, nei festeggiamenti il bacio tra Ivan Rakitic e Daniel Carriço fa scalpore e il giro del mondo. Che poi, la moda del bacio tra compagni avesse avuto origine nel Boca Juniors tra due non proprio sconosciuti come Caniggia e Maradona forse non tutti lo ricordano...

    C'è chi il bacio lo usa per calmare un Franck Ribery arrabbiato come Carlo Ancelotti al Bayern Monaco, ma l'abbiamo detto prima: il bacio altro non è che un apostrofo rosa tra le parole "ti amo", e allora ecco i baci di vero amore. Che sia per la propria compagna come quelli di Iker Casillas alla compagna e giornalista Sara Carbonero o di Antonio Conte alla moglie Elisabetta dopo il successo dell'Italia contro la Spagna negli ultimi Europei. O ancora come quello commovente di Alessandro Florenzi alla nonna dopo il gol al Cagliari, con annessa corsa in tribuna costata un cartellino giallo: ma per la nonna questo e altro.

    L'amore è passione, non necessariamente verso una persona. Oliver Hutton nel celebre cartone animato diceva che il pallone era il suo migliore amico, per Ronaldinho è sempre stato qualcosa in più e lo ha dimostrato in tutti i modi: accarezzandolo, inventando come pochi altri in questo sport, tanto da creare un trick diventato icona interrompendo il normale palleggio per baciare quella sfera di cuoio che gli ha dato tutto nella vita.

    Infine ci sono quei baci che per tanti motivi ti entrano dentro e non se ne vanno più: Fabio Cannavaro alza e bacia la Coppa nel 2006 e gli italiani tengono quel poster in camera come fosse una foto di famiglia. L'Italia alza la testa dopo lo scandalo di Calciopoli, l'Italia è Campione del Mondo e gli Azzurri si abbracciano forte per il globo.

    Amore, passione o semplice gioia: buona giornata del bacio!

    @Albri_Fede90

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