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  • Ko con l'Arsenal:| La rinascita di Eduardo

    Ko con l'Arsenal:| La rinascita di Eduardo

     

    Era considerato una tra le grandi promesse del calcio internazionale. Poi arrivò Mar­tin Taylor,difensore del Bir­mingham e la sua vita profes­sionale cambiò.

    Ora, per ritro­vare almeno una parte di quel­la fortuna più che perduta, com­promessa al secondo minuto di quella sfida di Premier, si è tra­sferito in Ucraina. Altro clima, soprattutto altro campionato. Eduardo Alves da Silva avrebbe dovuto scrivere pagine di storia del calcio con i suoi gol. Una, in­vece, la più nota l’ha scritta con un incidente di gioco terribile, che avrebbe potuto troncargli oltre la gamba, anche la carrie­ra.

     

    ORRORE -Allo Shakhtar, Eduar­do, brasiliano di Rio de Janeiro naturalizzato croato ( veste an­che la maglia della nazionale, la famosa maglia a scacchi rossi), è costato parecchio: sette milio­ni e mezzo di euro. Ma se non ci fosse stato quel terribile infor­tunio, la sua quotazione sarebbe lievitata come la pasta della piz­za. Quando l’Arsenal lo presedalla Dinamo di Zagabria, il ra­gazzo era una «promessa» stra­ordinaria. Aveva veramente tut­to per essere l’attaccante del fu­turo. Arsene Wenger che ama lavorare sui giovani, lo aveva fortemente voluto all’Arsenal. Poi, il 23 febbraio di due anni fa le cose cambiarono. Un tackle terribile di Taylor, la decisione della Tv di non trasmettere le immagini perché raccapric­cianti. Una lunga degenza, una dolorosa riabilitazione, ma Eduardo non è tornato più quel­lo dei tempi belli e l’Arsenal ha deciso di rinunciare ai suoi ser­vigi.

    FUTURO -Ora, alla corte di Luce­scu, a ventisette anni ormai suo­nati, Eduardo sta provando a ri­costruirsi una storia, un futuro. Nelle diverse competizioni ha segnato nove gol (in venti parti­te): in fondo non una pessima media. E, d’altro canto, non è fa­cile riemergere da infortuni co­me quello che lui ha subìto, per giunta proprio nell’età in cui un calciatore offre il meglio di sé.

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