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  • L'appello di Giampaolo: |'Teniamoci Giaccherini'

    L'appello di Giampaolo: |'Teniamoci Giaccherini'

    Ha urlato a squarciagola durante tutta la partita, defilato dalla parte opposta della tribuna, e alla fine Marco Giampaolo trae qualche auspicio dalla prima sgambatura del suo Cesena, ma senza esagerare. «E’ ancora presto per dare giudizi — ammette —, abbiamo lavorato su alcune cose che reputo importanti e ho visto che i ragazzi si sono sforzati di metterle in pratica. Il livello degli avversari era volutamente basso, proprio per avere la possibilità di mettere alla prova le prime indicazioni. Si è giocato palla a terra come ho insistito durante la settimana, del resto la partita deve essere lo sbocco di ciò che si dice in allenamento».

    I suoi ce l’hanno messa tutta per capire i nuovi schemi e qualcosa in effetti si è già visto. Ha impressionato bene il dialogo fra Mutu e Giaccherini. «Cerchiamo di fare di tutto perché questa coppia non si divida — dichiara convinto il tecnico —. Giaccherini interpreta quel ruolo in maniera straordinaria, lo ritengo un giocatore determinante per il mio Cesena, per le specificità che quel ruolo richiede. Mutu si vede che è di un altro livello, sin dalle piccole cose. Dalla cattiveria che mette in ogni intervento, anche il più veniale, come quando ha fatto un gol di punta rubando il tempo al portiere. E’ un campione, farò di tutto perché questa coppia resti inalterata».

    Poi parla di centrocampo, il settore in assoluto meno fornito, almeno sinora. «Non mi interessa la mezzala classica, in questo momento voglio tre centrocampisti registi: Parolo e Colucci laterali, De Feudis centrale. Sarà così finché non arriva qualcun altro e allora non è detto che Colucci non possa giocare play». E la difesa? «Se ci sarà bisogno di un centrale difensivo o no lo vedremo. Di sicuro Benalouane si sta impegnando al massimo, in questo è impeccabile».

    Stamattina ci sarà un allenamento defatigante, poi un giorno e mezzo di riposo. Si riprende mercoledì. A proposito, ci sono stati anche acciacchi: Von Bergen è dovuto uscire a dieci minuti dal termine del primo tempo. «Temevo qualcosa di più grave, invece è un indurimento muscolare — tranquillizza il mister —. Eder è arrivato due giorni fa e non poteva fare più di mezz’ora. Ci penalizza un po’ il terreno in cattivo stato e mi dispiace per la gente che ci sta lavorando in continuazione. Pensiamo di fare qualche allenamento altrove». Infine una parola per i tifosi: «Sapevo che il pubblico di Cesena era caldo e appassionato, ma mi sta meravigliando per cuore ed entusiasmo sano».

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