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  • L'Atalanta si butta via, ma l'Udinese è lì per restare: Muriel e Deulofeu illuminano il match

    L'Atalanta si butta via, ma l'Udinese è lì per restare: Muriel e Deulofeu illuminano il match

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Da oggi è chiaro a tutti. Se l’Udinese è in zona-Champions non è un caso. Da 0-2 a 2-2 contro l’Atalanta, colpevole di aver pensato che la partita fosse chiusa all’11' del secondo tempo col 2-0 su rigore di Muriel. Da quel momento, solo Udinese, bella, arrembante, piena di idee. Per un’ora aveva giocato col peso del risultato sullo stomaco, quando si è accorta che non aveva più nulla da perdere se n’è liberata e ha realizzato un’altra rimonta. Tredici punti realizzati partendo da situazione di svantaggio: almeno sul piano del carattere, significherà qualcosa. Su tutti Muriel e Deulofeu, quindi, il talento, la tecnica, la classe. Per il colombiano gol e assist, per il catalano gol con una punizione fantastica e tocco strepitoso nell’azione del 2-2.

    IL LANCIO ALLA ANTOGNONI - Il primo tempo non è stato entusiasmante come il secondo, tutt’altro. Però è stato impreziosito dal gol dell’Atalanta. Costruzione dal basso, certo, come no? Gasperini ha stravolto la moda e a Udine, nella partita “nuova” di questa stagione, ha mandato in vantaggio la sua squadra con due passaggi, anzi, un lancio alla Antognoni di Koopmeiners (la differenza rispetto al viola era solo il piede, l’atalantino ha usato il sinistro) di 60 metri, dal limite della propria area fino a Muriel che ha danzato intorno a Bijol e ha piazzato la palla in area friulana, dove Pasalic è arrivato in ritardo e Lookman in tempo per metterla in rete dopo aver bruciato il recupero di Makengo. E’ stata l’azione più bella del primo tempo e anche l’unica vera occasione. Il resto non ha incantato. Troppa intensità, troppa densità intorno al pallone, troppa frenesia e, come conseguenza, troppi errori nei passaggi, sia da una parte che dall’altra. Si è visto, per esempio, Deulofeu rientrare molto dietro così le ripartenze dell’Udinese erano ben controllate dall’Atalanta anche perché Beto restava sempre da solo in avanti.

    GLI ASSENTI. A Gasperini mancavano giocatori di livello come Toloi e Zapata, alla squadra di Sottil è mancato molto Becao, l’elemento più tattico della squadra, il difensore che sale per palleggiare col resto della squadra, Perez, al suo posto, è riuscito a non farlo rimpiangere segnando il gol del pareggio. Gasp aveva risistemato l’Atalanta, mettendo Scalvini a sinistra, fra Lovric e Pereyra, e De Roon davanti alla difesa per liberare l’estro di uno dei giocatori più completi di questo campionato, Teun Koopmeiners. Da tutt’e due le parti c’era molta attenzione alla fase difensiva, per questo sono stati necessari il lancio antognoniano di Koopmeiners, il balletto dell’ex Muriel e il guizzo di Lookman per arrivare con successo in zona-gol. Alle 15,48 l’Atalanta era in testa da sola al campionato di Serie A, con 3 punti di vantaggio su Milan e Napoli che avrebbe iniziato a giocare a Cremona alle 18.

    IL TERRIBILE EX. Nella ripresa l’Udinese ha cominciato a pensare in grande, è partita a testa bassa, continuando a sbagliare molti passaggi ma soprattutto lasciando spazi che gente come Koopmeiners e Muriel sanno trasformare in vere praterie. Così, dopo 11 minuti, dopo un’altra avvisaglia, Koopmeiners ha invitato Maehle a servirlo sul fondo dell’area friulana, cross da dietro, s’è avventato Muriel (ancora lui) che Udogie ha pensato di affrontare alla pari. Illuso. Muriel lo ha costretto al fallo da rigore, nessun friulano ha protestato e dal dischetto il terribile ex ha segnato il 12° gol della sua carriera all’Udinese.  Per il colombiano, gol e assist in un’ora, poco prima di essere sostituito. In A Muriel ne ha fatte 99 di reti.

    MEZZE ALI TECNICHE. Preso il raddoppio, Sottil ha cercato di risolvere l’evidente handicap tecnico cambiando le due mezze ali, fuori Makengo e Lovric, dentro Arslan e Samardzic. Non si è fermato lì Sottil, ha cambiato anche il centravanti: via il deludente Beto, dentro Success. Sostituzioni azzeccate. Non altrettanto si può dire di Gasperini che non solo lo ha imitato, ma lo ha addirittura raddoppiato, probabilmente con eccessivo anticipo sui tempi. Gasp ha tolto i due attaccanti, che erano pure i due marcatori della gara, Muriel (50 gol con l’Atalanta, 6° posto nella classifica di tutti i tempi atalantini) e Lookman, per inserire Hojlund e Malinovskyi. Per dire: uno che tiene palla come Muriel forse era meglio lasciarlo ancora un po’.

    LA PERLA DI DEULOFEU. Era il 20', due minuti dopo l’Udinese ha segnato con una punizione strepitosa di Deulofeu, tiro a scendere da 35 metri con la barriera (Pasalic e Hateboer i colpevoli) che si è aperta davanti all’incolpevole Sportiello. A quel punto la partita è scoppiata e l’Udinese è diventata a tratti irresistibile. Hateboer si è fatto perdonare subito dopo salvando un gol certo su conclusione di Udogie. Ora sì che i friulani attaccavano a pieno ritmo e l’Atalanta faticava a contenere. La squadra di Sottil non ha mai mollato, quella di Gasperini era schiacciata.

    IL PARI. L’Udinese è la squadra che sa rimontare come nessun altro e dopo un quarto d’ora di grande pressione ha agguantato il 2-2. Tocco fantastico di Deulofeu per Pereyra (ecco la qualità friulana), cross dolce e perfido dal fondo, colpo di testa da due passi di Perez, lasciato libero da Okoli e Demiral. Altro intervento di Gasperini con Ederson e l’ex Soppy, al posto di Maehle e Pasalic (nessuno dei due ha incantato) per ravvivare la squadra in un finale sempre più elettrico. Ha finito le energie anche Pereyra e a meno di 5' dalla fine è entrato il velocissimo Ehizibue. Gasperini ha provato invece con un giovane, Ruggeri, per un altro giovane, Scalvini. L’Udinese non si voleva accontentare e ha continuato ad attaccare. Ma alla fine il 2-2 era un bel risultato per Sottil, un po’ meno per Gasperini che si è ritrovato lo stesso da solo in testa alla classifica, ma con un solo punto di vantaggio su Milan e Napoli che stava pe scendere in campo. In ogni caso, sia per Sottil che per Gasperini c’è un dato che li proietta nella storia dei due club: l’Atalanta ha ottenuto più di 20 punti (21 per l’esattezza) nelle prime 9 partite di Serie A per la prima volta, quanto all’Udinese con i 20 punti ha eguagliato il suo primato, sempre dopo 9 giornate, in A, come nel 2008-09, l’anno di Pasquale Marino. A Gasp i complimenti anche per la panchina numero 300 con l’Atalanta: di questi tempi sembra un dato impossibile.

    Tabellino:

    UDINESE-ATALANTA 2-2 (0-1)
    36' Lookman (A), 56' rig. Muriel (A), 67' Deulofeu (U), 78' Perez (U)

    UDINESE (3-5-2): Silvestri; Perez, Bijol, Ebosse; Pereyra (86' Ehizibue), Lovric (60' Arslan), Walace, Makengo (59' Samardzic), Udogie; Beto (65' Success), Deulofeu.
    A disposizione: Padelli, Piana, Ebosele, Jajalo, Abankwah, Nuytinck, Nestorovski, Semedo, Guessand.
    All. Sottil

    ATALANTA (3-4-2-1):
    Sportiello; Okoli, Demiral, Scalvini (87' Ruggeri); Hateboer, Koopmeiners, De Roon, Maehle (79' Soppy); Pasalic (79' Ederson); Lookman (66' Malinovskyi), Muriel (65' Hojlund)
    A disposizione: Rossi, Bertini, Boga, Zortea
    All. Gasperini

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