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  • L'esordio in A e il summit con Sabatini: Bonucci cerca rilancio con la 'sua' Inter

    L'esordio in A e il summit con Sabatini: Bonucci cerca rilancio con la 'sua' Inter

    Doveva spostare gli equilibri, ma per il momento tutto è rimasto fermo. Il Milan ha subito 10 gol in 7 partite, è fuori dalla zona Champions e ha la nona difesa della Serie A, nonostante Leonardo Bonucci. Arrivato dalla Juventus, in estate, per 40 milioni di euro, sta faticando con la nuova casacca rossonera indosso e la fascia da capitano stretta al braccio: rispetto ai tempi della BBC, i suoi numeri sono peggiorati. Il 19 milanista, infatti, recupera meno palloni (1,43 contro 1,92 alla Juve), vince meno contrasti (0,71 a 1), meno duelli individuali (2,82 a 3,47) e porta a termine meno lanci (0,14 a partita rispetto a 0,58). Un calo vistoso, e il Milan ne risente

    IL DERBY PER RISALIRE - Due sconfitte nelle ultime due gare, contro Sampdoria e Roma, ora l'Italia per centrare i playoff mondiali e poi un derby per rialzare la testa. Non solo sciacquarsi la bocca, quindi, ma anche riprendere per mano le redini della squadra, cercando di tornare ai fasti del recente passato. Che, scavato più a fondo, riporta all'Inter, squadra con la quale ha vinto una Coppa Italia Primavera (in finale contro il Milan, ma Bonucci era in panchina) e ha fatto il suo esordio in Serie A, il 16 maggio 2006, contro il Cagliari, entrando al posto di Solari. Poi, uno scudetto Primavera, da protagonista, lui in difesa e Balo in attacco. Il resto, è storia. Una storia che poteva riportarlo in nerazzurro, visto che prima del passaggio nella sponda milanista del Naviglio, l'ex bianconero aveva incontrato a Roma Walter Sabatini, il direttore dell'area sportivo di Suning. Niente da fare, alla fine si è lanciato nel progetto Milan. Che per il presente, e il futuro, conta su di lui. A partire dalla sfida col suo passato

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