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  • L'Inter non sa più vincere: rischia di perdere lo scudetto e anche la faccia

    L'Inter non sa più vincere: rischia di perdere lo scudetto e anche la faccia

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    L’Inter si è fermata ancora. Dopo il pareggio di Torino (1-1 con un rigore negato ai granata), quello a San Siro contro la Fiorentina (1-1 con un rigore prima assegnato e poi tolto ai nerazzurri). Adesso la squadra di Inzaghi è dietro a Milan e Napoli, anche se ha ancora nove partite da giocare (le otto da calendario più il recupero a Bologna). Ma, stando alle ultime nove giocate tra campionato e Coppa (solo due vittorie), sarà prudente non dare per scontati quei tre punti necessari per rientrare nel giro scudetto.

    L’Inter ha visto le streghe all’inizio e alla fine del secondo tempo. Prima (50’) quando Torreira ha girato in rete un cross radente e all’indietro di Nico Gonzalez (l’avvio dell’azione era stato di Castrovilli, tra i migliori in campo), poi quando Ikoné (entrato al posto di Saponara al 73’) è partito in contropiede solitario, ha puntato Calhanoglu (una pena da centrale di centrocampo e una pena in assoluto), lo ha saltato lateralmente e con il destro (non il suo piede) ha tirato addosso ad Handanovic, bravissimo a respingere due volte. Mancava un minuto alla fine del recupero e un secondo gol della viola avrebbe fatto precipitare l’Inter in una crisi forse irreversibile

    Tuttavia non sarebbe stato giusto perché l’Inter, oltre ad avere pareggiato con Dumfries (55’ colpo di testa su cross di Perisic) poco dopo il vantaggio della Fiorentina, ha comandato il gioco nella seconda parte della ripresa senza riuscire a capitalizzare la superiorità tattica, fisica e agonistica. A due minuti dalla fine (88’), l’Inter ha anche mancato il gol della vittoria con Sanchez, a conclusione di una grande azione di Correa, rifinita da Vidal: il tiro dell’attaccante cileno era destinato a finire in rete, ma sulla traiettoria ci si è messo Biraghi che, con la coscia, ha deviato sopra la traversa.

    L’Inter avrebbe meritato di vincere? Per quello che ha fatto nella ripresa certamente sì, ma il poco prodotto nel primo tempo sintetizza che la squadra ha dei problemi. Il principale è l’assenza di Brozovic, tecnicamente insostituibile, ma non si tratta solo di questo. Il ritmo, nel primo tempo, è stato basso e l’iniziativa è stata a lungo tra i piedi dei calciatori di Italiano. Non so se c’entri anche la condizione fisica (non credo), ma l’Inter, durante la partita, si infila spesso in tunnel senza uscita.

    Italiano ha dimostrato che il suo 4-3-3 non è solo un sistema di gioco, ma è anche organizzazione, coraggio, entusiasmo, ottimismo. Nico Gonzalez e Saponara hanno tirato subito da fuori impegnando Handanovic, poi Bastoni ha salvato in una situazione di superiorità numerica avversaria. La Fiorentina almeno fino alla mezz’ora ha dominato e se Gonzalez e Saponara fossero stati più precisi, i viola sarebbero passati in vantaggio ben prima dell’inizio della ripresa.

    La prima occasione dell’Inter, firmata, anche se un po’ maldestramente, da Vidal è arrivata intorno alla mezz’ora. Seguita da una girata di Dzeko (lancio di Barella) deviata con il viso da Terracciano. Un gol annullato a Lautaro (fuorigioco) ha rappresentato l’ultima occasione per l’Inter. Perché lo  squillo finale è stato per la Fiorentina ancora con Nico e Saponara.

    Nella ripresa, affrontata dalle due squadre a ritmi più alti, l’Inter ha collezionato subito un paio di occasioni. Nella seconda, più clamorosa, nata da una rimessa laterale sbagliata della Fiorentina, Dzeko ha messo un pallone filtrato  per Vidal. Il tiro, respinto da Terracciano, è stato ripreso da Barella che ha tirato alto. Il rigore, prima assegnato e poi tolto a Lautaro (64’, Venuti anticipa l’argentino e non lo colpisce), avrebbe potuto decidere la partita. Così come i cambi di Simone Inzaghi (fuori Lautaro e Dzeko, dentro Sanchez e Correa). Ma la Fiorentina ha retto e ha saputo sempre ripartire. Fino all’ultimo secondo. Quando avrebbe potuto anche vincere. Cosa che all’Inter non riesce più. E solo con i pareggi non si perde solo lo scudetto. Ma anche la faccia.


    :(actionzone)


    IL TABELLINO

    Inter-Fiorentina 1-1


    Marcatori: 5’ s.t.’ Torreira, 10’ s.t. Dumfries

    Assist: 5’ s.t. N. Gonzalez, 10’ s.t.  Perisic

    Inter (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Bastoni (dal 35’ s.t. Bastoni); Dumfries, Barella, Calhanoglu, Vidal (dal 44’ s.t. Caicedo), Perisic (dal 35’ s.t. Gosens); Dzeko (dal 29’ s.t. Sanchez), Lautaro (dal 29’ s.t. Correa).

    Fiorentina(4-3-3): Terracciano; Venuti, Milenkovic (dal 45’ s.t. M. Quarta), Igor, Biraghi; Duncan, Torreira, Castrovilli; Gonzalez (dal 45’ s.t. Callejon), Piatek (dal 45’ s.t. Cabral), Saponara (dal 29’ s.t. Ikone).

    Ammoniti: Milenkovic, Saponara, D’Ambrosio

    Arbitro: Daniele Chiffi (della Sezione di Padova)

    VAR & AVAR: Valeri, Zufferli

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