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  • L'Inter ritrova un Dzeko 'centenario', ma solo il Barcellona dirà se è veramente guarita

    L'Inter ritrova un Dzeko 'centenario', ma solo il Barcellona dirà se è veramente guarita

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    S’è sbloccato Dzeko (doppietta, 101 gol serie A, ma non segnava da un mese) e l’Inter è tornata a vincere in campionato (2-1), sbancando il Mapei Stadium, fortino del Sassuolo. Non è stato facile, ma il successo è del tutto meritato. Sia perché l’Inter ha creato di più dell’avversario, sia perché ha giocato meglio che contro il Barcellona. In quel caso era stata tutto ardimento, a Reggio Emilia, invece, ha usato raziocinio, misura ed equilibrio. Intendiamoci, non è stata certo una partita stratosferica, soprattutto nel primo tempo, ma non si può nemmeno dire che l’Inter l’abbia vinta per caso. Ora, senza guardare troppo la classifica, è credibile sostenere la rincorsa sia cominciata. Per stabilire se ci sarà anche una rimonta nei confronti di chi sta davanti, bisognerà arrivare allo stop per i Mondiali e, soprattutto, agli scontri diretti. Con un Napoli che corre così - e che vincerà anche a Cremona - bisogna sperare in qualche foratura, altrimenti non si rientra.

    Nel frattempo, l’Inter con il Sassuolo non aveva scampo, ed è giusto scrivere che ha fatto quanto ci si aspettava. Pur priva di Brozovic, sostituito da Asllani (avvicendato all’intervallo dopo essere stato ammonito), di Correa e, ancora, di Lukaku, i nerazzurri hanno affidato le proprie capacità offensive all’unica coppia possibile, quella formata da Lautaro e Dzeko. L’argentino non ha segnato nemmeno questa volta, ma - per fortuna dell’Inter - la via della rete l’ha ritrovata Dzeko, autore di un grandissimo secondo tempo.

    Simone Inzaghi, un po’ a sorpresa rispetto al passato, ha preferito Onana ad Handanovic per la gioia del popolo “bauscia” che ormai ha dato l’ostracismo al portiere titolare. E Onana, dopo appena tre minuti, ha salvato con il piede destro su Frattesi, inseritosi bene in area su assist di Ceide. Sul pallone respinto, Laurienté ha calciato al volo colpendo Barella al volto. L’Inter l’ha passata liscia, ma ha capito che per fare la partita le sarebbe servito altra attenzione e altro ritmo. Schierata con D’Ambrosio, Acerbi e Bastoni in difesa, la squadra nerazzurra ha proposto gioco prima con una discesa di Bastoni (assist a Lautaro e tiro murato da Ferrari) e poi con le iniziative di Dumfries e Barella, a destra, che finivano per mettere in mezzo il malcapitato Rogerio, poco protetto da Thorstvedt. Da destra, infatti, è venuto un altro cross basso dell’olandese che Lautaro ha messo fuori da buona posizione (gol mancato). 

    La squadra di Inzaghi ha cominciato a prendere l’iniziativa dalla metà del primo tempo, tuttavia il Sassuolo - tra il 33’ e il 42’ - ha collezionato due situazioni nelle quali avrebbe potuto segnare prima con Pinamonti (girata deviata da Acerbi) e poi con Ceide, che è praticamente inciampato su un cross di Laurienté, un’autentica ira di Dio.

    Eppure l’Inter, sempre prendendo campo a destra, ha trovato un calcio d’angolo sul solito attacco di Dumfries. Dal corner, il cross è stato toccato di testa dall’olandese verso Dzeko che, pur sbilanciato, ha messo dentro di destro. Ma è stato il Sassuolo a chiudere in attacco con Laurienté, da sinistra. E, ancora una volta, Onana, di piede, si è opposto.

    Nonostante il pareggio dopo appena un quarto d’ora della ripresa (interno destro al volo di Frattesi da cross di Rogerio: nell’occasione colpevoli il neo entrato Skriniar, Bastoni e Dimarco), l’Inter ha avuto la lucidità di stare sulla partita senza correre alcun rischio. E quando ha accelerato, guarda caso azionando ancora Dumfries a destra, prima Consigli ha letteralmente tirato fuori dalla porta un colpo di testa di Lautaro e poi, praticamente sul prosieguo dell’azione, Dzeko ha messo dentro di testa un cross di Mkhitaryan, entrato al posto di Asllani.

    Finale tutto dell’Inter con tiri di Lautaro e Gagliardini (entrato per Barella), mentre il Sassuolo non ne aveva più. Dalla parte di Inzaghi non tutto è risolto, ma due cose sono chiare: la squadra è con lui (si è visto con il Barcellona) e i tifosi anche (si è sentito oggi). A Barcellona sarà un altro esame. Uscirne indenni sarebbe determinante. Vorrebbe dire che l’Inter è guarita.



    IL TABELLINO

    Sassuolo-Inter 1-2 (primo tempo 0-1)

     
     
    Marcatori: 44’ p.t.  Dzeko (I), 14’ s.t. Frattesi (S), 29’ s.t. Dzeko (I)
     
     
    Assist: 44’ p.t. Dumfries (I), 14’ s.t. Rogerio (S), 29’ s.t. Mkhitaryan (I)
     
     
     
    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Toljan, Erlic (36’ s.t. Ayhan), Ferrari (43’ s.t. Tressoldi), Rogerio; Frattesi (36’ s.t. Alvarez), Lopez, Thorstvedt (26’ s.t. Harroui); Ceide (26’ s.t. Antiste), Pinamonti, Laurientè. All. Dionisi
     
     
    Inter (3-5-2): Onana; D’Ambrosio (12’ st. Skriniar), Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella (40’ s.t. Gagliardini), Asllani (1’ p.t. Mkhitaryan), Calhanoglu, Dimarco (22’ s.t. Darmian); Lautaro, Dzeko. All. Inzaghi
     
     
     
    Arbitro: Sig. Sozza di Seregno
     
     
    Ammoniti: 18’ p.t. Asllani (I), 20’ p.t. Ferrari (S), 10’ s.t. D’Ambrosio (I), 27’ s.t. Harroui (S), 45’ s.t. Tressoldi (S)

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