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  • L'ombra di Allegri sulle panchine europee: Solskjaer e Solari sotto esame

    L'ombra di Allegri sulle panchine europee: Solskjaer e Solari sotto esame

    • Federico Albrizio
    Prendere in corsa due panchine prestigiose e roventi come quelle di Manchester United e Real Madrid, fare meglio dei tecnici a cui si è subentrati, ma non avere ancora garanzie di conferma: Ole Gunnar Solskjaer e Santiago Solari alle prese con la dura vita da 'supplenti precari'. Una situazione di incertezza per i due allenatori dettata non solo da questioni endemiche ai rispettivi club, ma anche e soprattutto dal potenziale domino europeo sulle panchine, domino che potrebbe prendere il via in Serie A: sempre più insistenti le voci sull'addio di Massimiliano Allegri alla Juventus e proprio il tecnico livornese è uno dei profili osservati, tra le altre, dai Red Devils e dalle merengues.

    VINCE E CONVINCE - Supplenti costretti fin da subito a giocarsi la cattedra, ma in questo senso Solskjaer ha mosso già notevoli passi avanti per convincere la dirigenza a confermarlo. A partire dai risultati, basti pensare allo score dello United dal suo arrivo a dicembre: due pareggi e dieci vittorie in Premier, tre successi su tre in FA CUP (ultimo quello sul Chelsea a Stamford Bridge), unica sconfitta quella interna con il PSG agli ottavi di Champions League. Score notevole, ma il vero successo del norvegese è un altro: aver rivalutato tutti i calciatori che si erano persi sotto la gestione di José Mourinho. Pogba è l'esempio più lampante, ma come lui i Red Devils hanno riscoperto Martial, Rashford ha vissuto il miglior momento di forma della sua finora giovane carriera; il tutto senza perdere un fedelissimo dello Special One come Lukaku, a segno già 7 volte nel 2019 pur vedendo calare il proprio minutaggio. Vince e ha il gruppo in pugno, se la Premier può essere la nuova destinazione di Allegri, Solskjaer sta facendo tutto il necessario per far sì che la meta finale non sia Manchester: e la società è sempre più convinta di voler investire sull'ex attaccante.

    IN BILICO - Discorso diverso per quanto riguarda Solari, la cui panchina a Madrid è sempre più traballante: se Solskjaer vince e convince, l'argentino fa solo a tratti la prima parte e manca nella seconda. Importante la vittoria contro l'Ajax nell'andata degli ottavi di Champions e il 3-1 in casa dell'Atletico, ma pesantissime sono le due sconfitte interne con Real Sociedad e Girona. E poi c'è il doppio Clasico, una doppia debacle casalinga contro il Barcellona costata l'eliminazione in Coppa del Re (0-3) e l'addio ai sogni di rimonta in Liga sui blaugrana, primi a +12. Risultati altalenati, ma è nella gestione del gruppo che arrivano i veri problemi. Se su Marcelo e Gareth Bale c'è una visione parzialmente condivisa con la società, in ottica di una lunga rivoluzione di un ciclo in chiusura (rivoluzione iniziata con la dolorosa partenza di Cristiano Ronaldo), emblematico è il caso di Isco: l'ex Malaga sarebbe dovuto essere uno dei pilastri su cui rifondare, invece è praticamente inutilizzato rispetto alle precedenti gestioni e, senza un cambio in panchina, pronto a lasciare la casa blanca. Il Real riflette e sfoglia la margherita per il successore, Allegri è uno dei candidati più quotati ma non l'unico dal quale Solari deve guardarsi le spalle: Florentino Perez pensa anche di riportare al Santiago Bernabeu José Mourinho. All'ombra di Allegri si aggiunge quella di Mourinho, due big della panchina pronti a tornare in sella e ad insidiare le panchine di Solskjaer e Solari: è già l'ora degli esami per la promozione e l'argentino è a forte rischio bocciatura.

    @Albri_Fede90

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