Espulsioni a tempo per punire i simulatori. È l'ultima idea del presidente della Fifa, Joseph Blatter: "Le istruzioni sono chiare a riguardo - commenta Blatter sull'ultimo numero del Fifa Weekly -. Se un giocatore è a terra, alla squadra avversaria non è richiesto di mettere la palla fuori e l'arbitro deve intervenire solo se ritiene ci sia di mezzo un infortunio serio. Se il giocatore finito a terra cerca di rientrare in campo subito dopo essere stato portato via, l'arbitro può allora farlo aspettare fino a quando l'inferiorità numerica non abbia avuto un impatto sulla partita. Si tratterebbe di una penalità a tempo e potrebbe spingere i simulatori a riflettere".

Impatto sulla partita? Cosa significa? Che il 'simulatore' dovrà restare a bordo campo fino a quando la squadra avversaria non segna? E quanto tempo potrebbe passare? Cinque minuti, trenta minuti, tutto il tempo rimanente della gara? E se a segnare, invece, fosse la squadra del 'simulatore'? Cosa succederebbe, si annullerebbe il gol? Non c'è che dire, la nuova trovata di Blatter sembra fatta apposta per aumentare la discrezionalità e il potere di controllo degli arbitri (e quindi della Fifa) sulle partite di calcio. E, se fosse ancora possibile, per complicare ancora di più il gioco più bello e più semplice (una volta, tanto tempo fa) del mondo.