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  • La Juve illude e delude: un tempo da scudetto e uno da quarto posto. Mourinho ringrazia e sorride a metà

    La Juve illude e delude: un tempo da scudetto e uno da quarto posto. Mourinho ringrazia e sorride a metà

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Un tempo da scudetto e uno da quarto posto. La Juventus prima illude e poi delude, perché dopo la splendida punizione di Vlahovic in puro stile Dybala, si fa raggiungere da Abraham e non riesce più a spaventare Rui Patricio in tutta la ripresa. Giusto così, quindi, per come si sviluppa la partita in cui entrambe le squadre incassano i primi gol del campionato, con la bilancia dei rimpianti che pende dalla parte di Allegri, perché una squadra che vuole vincere il campionato ha il dovere di concretizzare la propria schiacciante superiorità iniziale, sfruttando le incertezze degli avversati.

    E invece, un po’ per eccesiva sicurezza, un po’ per un calo atletico e molto per le numerose e gravi assenze, la Juventus nel secondo tempo concede alla Roma la possibilità di raggiungere il pareggio, grazie al primo gol in campionato di Abraham, che Mourinho nella ripresa lascia meno solo quando inserisce El Sharaawy. Con una considerazione finale che fa comunque ben sperare i tifosi bianconeri, perché la migliore Juventus si vedrà soltanto quando Allegri potrà contare a tempo pieno su Bonucci, Pogba, Di Maria e Chiesa. Anche se il rischio è che quel giorno sia troppo tardi per puntare allo scudetto.

    SUBITO VLAHOVIC - Pronti via e la Juventus va subito in vantaggio. Matic atterra Cuadrado appena fuori area e Vlahovic con un perfetto sinistro, che si infila sotto la traversa, fa saltare l’imbattibilità della Roma dopo appena 1’18”. Peggio di così la squadra di Mourinho non potrebbe incominciare, con l’unica consolazione di avere ancora tutta la partita per risalire la corrente. Senza Zaniolo, però, i giallorossi perdono la spinta per mettere in difficoltà i bianconeri, perché Pellegrini avanzato al fianco di Dybala, alle spalle di Abraham, non trova mai lo spunto dei giorni migliori, anche se in tutto il primo tempo è sua, dopo 7’, l’unica conclusione nello specchio della porta, bloccata senza problemi dal rientrante Szczesny. E’ questa la piacevole novità presentata da Allegri, che preferisce Miretti a Rovella, spostandolo sulla fascia sinistra, con Locatelli al centro e Rabiot a destra.

    FURORE JUVE - Proprio il centrocampista piemontese, di Pinerolo, che ha appena compiuto 19 anni il 3 agosto scorso, dimostra subito personalità e tecnica, partecipando alla manovra della squadra come se avesse sempre giocato con Cuadrado, Vlahovic e Kostic, il tridente offensivo. Per nulla appagata dal rapido vantaggio, la Juventus ha il merito di continuare ad attaccare con il furore della grande squadra che non concede spazi all’illustre ex Dybala e all’isolatissimo Abraham. Miretti è subito bravo ad aprire a destra per Cuadrado che impegna severamente Rui Patricio. Non è una questione di modulo, ma di mentalità e aggressività che valgono molto di più del 4-3-3 proposto da Allegri.

    PECCATO LOCATELLI - Sembra che non ci sia partita e l’impressione è avvalorata dallo splendido raddoppio di Locatelli, che gira al volo di destro un cross di Cuadrado. L’arbitro Irrati, però, richiamato dal Var annulla per una trattenuta di braccio di Vlahovic su Cristante, che aveva avviato l’azione. Un peccato non soltanto per la Juventus ma soprattutto per Locatelli che si vede cancellare un bellissimo gol. Se possibile, questa decisione regala ulteriore carica ai bianconeri che riprendono ad attaccare non concedendo nulla alla Roma, con l’unico difetto di non raddoppiare in un primo tempo a senso unico.

    RISPOSTA ABRAHAM - Ancora in partita, Mourinho dopo l’intervallo cambia due pedine: fuori lo spento Spinazzola e l’incerto Mancini e dentro Zalewski ed El Shaarawy, nella speranza di lasciare meno solo Abraham. Malgrado l’assenza di capitan Bonucci, sostituito da Danilo al fianco di Bremer, tra De Sciglio e Alex Sandro, la Juventus resiste contro la Roma, teoricamente più offensiva. Improvvisamente, però, la partita cambia anche perché i bianconeri non hanno più il ritmo del primo tempo. E proprio Abraham, un fantasma fin li, prima costringe Szczesny alla parata più difficile della partita e subito dopo lo batte con un preciso colpo di testa, sfruttando un assist in mezza rovesciata di Dybala, il colpo migliore del suo pomeriggio.

    DEBUTTO MILIK - A questo punto Allegri toglie Miretti e Cuadrado, rilanciando McKennie e soprattutto facendo debuttare l’ultimo arrivato Milik, che gioca pochi minuti in coppia con Vlahovic, prima dell’ingresso al suo posto di Kean. Mourinho, invece, fa uscire Dybala salutato da fischi e applausi, per rinforzare la difesa con Kumbulla. Ma ormai non succede più niente e così la Juventus non può agganciare la Lazio in testa alla classifica, cosa che invece riesce alla Roma e soprattutto al Torino, che dopo tre giornate ha due punti più dei bianconeri. Per la serie “chi l’avrebbe mai detto”.



    IL TABELLINO
    Juventus-Roma 1-1

    Marcatori:
    pt 2' Vlahovic (J); st 24' Abraham (R).
    Assist: st 24' Dybala (R).
    Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bremer, Danilo, Alex Sandro; Rabiot (13' st Zakaria), Locatelli (40' st Rovella), Miretti (32' st Milik); Cuadrado (32' st McKennie), Vlahovic (40' st Kean), Kostic. A disp. Perin, Pinsoglio, Gatti, Rugani, Soulé. All. Allegri.
    Roma (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini (1' st El Shaarawy), Smalling, Ibanez; Karsdorp (17' st Celik), Cristante, Matic, Spinazzola (1' st Zalewski); Dybala (32' st Kumbulla), Pellegrini (48' st Bove); Abraham. A disp. Boer, Svilar, Shomurodov, Vina, Tripi. All. Mourinho.
    Arbitro: Irrati.
    VAR: Di Paolo.
    Ammoniti: pt 7' Locatelli (J), 41' Cristante (R); st 32' Kostic (J), 49' st Celik (R).

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