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  • La Juve ora ha paura di bruciare Dybala, ma la colpa non è di Allegri

    La Juve ora ha paura di bruciare Dybala, ma la colpa non è di Allegri

    • Marcello Chirico
    La storia talvolta si ripete, e infatti alla Juventus stanno (e stiamo) aspettando un nuovo Godot. Ve lo ricordate quando, a fine anni '90, eravamo in attesa della rinascita di Alessandro Del Piero dopo il tremendo infortunio di Udine? A quei tempi il Godot era lui (Giovanni Agnelli dixit) e qualche dubbio sul suo totale recupero fisico ce lo avemmo in tanti. Tempo una stagione e mezza e Alex tornò Pinturicchio e ci fece godere assai, fino alla fine della carriera, fino all'ultima sua partita in bianconero.

    Adesso siamo in attesa di un altro Godot, quello che risponde al nome di Dybala. Mi rendo conto che sto per addentrarmi in un terreno minato, perché Paulo - per molti tifosi juventini - è ormai entrato di diritto nella categoria dei giocatori intoccabili, ovvero di quelli ai quali non puoi muovere mezza critica altrimenti assumi , in automatico, uno di questi profili:

    1. finto juventino 
    2. uno che non capisce di calcio 
    3. "giornalaio" da strapazzo che spinge per la vendita del giocatore
    4. un filo-societario prezzolato dal club per preparare la tifoseria alla sua cessione.

    Mi reputo un semplice cronista sportivo che guarda le partite e giudica il rendimento dei singoli componenti della rosa, e - da tifoso della Gobba - si augura sempre che ciascuno di loro esprima il meglio di sé in campo. Nel caso specifico, attendo con trepidazione di vedere finalmente esplodere in tutto il suo fulgore Paolino Dybala, 25 anni il prossimo novembre, 144 presenze e 68 reti finora in bianconero. Un ottimo score, nulla da eccepire, però da uno come lui - paragonato prima a Sivori e poi indicato come erede deputato di Messi - ci si aspetta sempre tanto. Qualcosa da Dybala ogni volta. Che faccia insomma la differenza,se non in tutte le partite, almeno il più spesso possibile.

    Frosinone avrebbe dovuto e potuto essere una di queste volte. Invece, allo Stirpe, Dybala è stato un semplice Paolino di passaggio. I numeri non mentono quasi mai e ci raccontano di una prestazione non proprio all'altezza della fama e, soprattutto, delle aspettative di club e tifosi. Nei 95' complessivi della partita Dybala ha toccato 85 palle, con una percentuale di passaggi riusciti del 91.8%  A chi ha passato più palloni Paolo? Ai 2 terzini, ad Alex Sandro a sinistra (9) e Cuadrado a destra (13). Poi, tante palle le ha appoggiate lateralmente ai centrocampisti (Pjanic e Bentacur), poche quelle servite in verticale agli attaccanti: appena 2 a Mandzukic, 5 a Ronaldo. I duelli vinti con i difensori avversari sono stati sotto il 50 per cento, e 13 palloni li ha persi. E' riuscito a crossare una sola volta ed ha tirato verso la porta di Sportiello 5 volte, 4 tiri gli sono stati respinti dai difensori, 1 solo ha centrato lo specchio della porta. Vero che la squadra di Longo aveva praticamente rinunciato ad attaccare e stava tutta a protezione della propria porta, e quando ti parcheggiano il pullmann dentro l'area è difficile trovare spazi, eppure uno come Ronaldo il gol è riuscito a farlo lo stesso. Lui ,stavolta, non è riuscito invece ad inquadrare la porta frusinate nemmeno su punizione. 

    Una prestazione altamente al di sotto delle proprie possibilità, nonostante i giudizi al miele di Allegri e Chiellini a fine gara, apparsi subito più protettivi che sinceri. Perché se di Dybala esalti la corsa e il sacrificio, stai descrivendo un altro giocatore. E lo fai solo con uno scopo: non bruciarlo già alla 5° di campionato. Perché su di lui la società ha investito tanto ed è un capitale da non svalutare, piuttosto da valorizzare. Troppo semplice addebitare l'opaca prestazione di Frosinone (cosi come quelle con Chievo e Sassuolo) ad Allegri, che in 3 stagioni alla Juve non avrebbe ancora capito come far giocare Dybala e dove collocarlo in campo. Possibile che, col medesimo allenatore, Ronaldo il suo posto l'abbia trovato quasi subito e invece, all'alba della sua quarta stagione juventina, Dybala non ci sia ancora riuscito? Non lo ritengo calcisticamente ammissibile. Possibile che, dopo una stagione da panchinaro, Bernardeschi sappia cosa fare in campo e Dybala no? Possibile che la Bernarda, in soli 20 minuti col Frosinone, sia riuscito a produrre il quadruplo di quanto fatto dall'argentino in 95 minuti?

    Non voglio essere eccessivamente critico con Dybala, ma pretendere qualcosa in più da lui penso sia legittimo, soprattutto se - dopo CR7 - sei il giocatore più pagato della rosa. Quest'anno poi, giocando a fianco di un fuoriclasse assoluto come Cristiano, dovrebbe riuscire ad esaltare al massimo le proprie qualità, invece - a giudicare dalle prime partite - sembra quasi patire la presenza del portoghese. Tatticamente e psicologicamente. Col Bologna, con molte probabilità, sarà proprio lui a guidare l'attacco bianconero: l'occasione giusta per diradare soliti dubbi e critiche su se stesso che lo rincorrono da un po' di tempo. Col Bologna tutti ci aspettiamo che Godot finalmente arrivi e ci presenti il vero Dybala. Sperando, però, non sia quello visto finora.

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