La Juve prova a cambiare: fuori il marcio dalla Curva Sud, dentro steward e famiglie. E ora?
LA CRONACA – Il prepartita è scivolato via in serenità nonostante i timori della vigilia. Fuori dal Gate C dell'Allianz Stadium, quello che permette di entrare in Curva Sud, un dispiego senza precedenti di forze dell'ordine ha evitato che le paure potessero trasformarsi in realtà. La Curva si è riempita alla spicciolata, solo un gruppo di Drughi di una cinquantina di persone è arrivato compatto, intonando un paio di cori prima di entrare, invocando la libertà degli ultrà. I servizi di prevenzione della Digos hanno consentito di identificare oltre 50 tifosi della Juve con maglie e felpe recanti loghi dei gruppi ultras coinvolti nell’indagine Last Banner.
QUALCOSA E' CAMBIATO - Allo Stadium nessuna protesta palese: nessun picchetto all'ingresso e nessuno striscione all'interno. Con una grande, enorme novità: l'impiego di un centinaio di steward anche in Curva Sud che ha permesso anche a tante famiglie di rivoluzionare (per ora) la geografia del settore. Sugli spalti nemmeno un autentico sciopero del tifo: dal cuore del secondo anello, occupato dai Drughi, è stato coordinato il tifo che a sprazzi ha coinvolto anche il resto della Curva. Qualcosa è già cambiato, non solo sta cambiando. La tensione in ogni caso rimane alta, da più parti resta la consapevolezza che questa possa essere solo una calma apparente in una fase di riorganizzazione. Ma un altro segnale, forte, è partito.
